2024 D’ORO: DOMANDA INARRESTABILE E PREZZI RECORD

Il recente report del World Gold Council esamina i dati del primo trimestre del 2024, evidenziando il decollo dei prezzi dell’oro che hanno raggiunto valori record. Nonostante questa rapida crescita delle quotazioni, gli investitori, in particolare le Banche Centrali, hanno mantenuto l’oro come asset preferito per proteggersi dall’instabilità economica.

La domanda globale di oro ha mostrato un aumento del 3% su base annua nel primo trimestre, raggiungendo le 1.238 tonnellate. L’inizio del 2024 è stato il trimestre più forte dal 2016 anche per i consistenti acquisti OTC (Over the Counter), effettuati fuori dai mercati regolamentati.

Nel primo trimestre, il prezzo dell’oro LBMA (PM) ha raggiunto una media record di 2.070 USD/oz, registrando un aumento del 10% su base annua e del 5% su base trimestrale, toccando nuovi picchi a marzo a 2.214 USD/oz.

L’aumento delle quotazioni è stato motivato dal clima geopolitico attuale, caratterizzato da conflitti armati, guerre commerciali e sanzioni, che ha spinto gli investitori a cercare rifugio nell’oro dal panorama incerto globale. Nonostante il valore record raggiunto dal metallo prezioso, gli investitori hanno continuato ad acquistare attivamente.

Nel primo trimestre, gli acquisti di oro da parte delle Banche Centrali sono rimasti solidi, con 290 tonnellate nette aggiunte alle loro riserve, trainate principalmente dalla Turchia, dalla Cina, impegnata in un costante trend di acquisti da 17 mesi, e dall’India. Tuttavia, solo una parte di questi acquisti è attualmente riportata nei dati del FMI (Fondo Monetario Internazionale).

Gli investitori occidentali hanno mantenuto un forte interesse nell’oro, sebbene abbiano anche effettuato prese di profitto, mentre nei mercati orientali si sono registrati forti acquisti durante l’impennata dei prezzi.

La domanda di lingotti e monete è rimasta stabile rispetto al trimestre precedente, con un aumento del 3% su base annua e del 17% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

Anche altri settori hanno mantenuto una tendenza positiva nonostante l’aumento dei prezzi. Nel settore della gioielleria il consumo globale è diminuito solo del 2% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 479 tonnellate. La domanda di oro nel settore tecnologico ha registrato una ripresa del 10% rispetto all’anno precedente, trainata dal boom dell’intelligenza artificiale che ha favorito la domanda nell’elettronica.

La produzione delle miniere è aumentata del 4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 893 tonnellate, segnando così un primo trimestre record.

 

I dati confermano la continua crescita positiva dell’oro, consolidandolo come una scelta preferita per molti investitori nella diversificazione del proprio portafoglio. In periodi d’incertezza economica, la preservazione del capitale tramite asset sicuri diventa prioritaria, e l’oro, ampiamente riconosciuto come bene rifugio, emerge come una delle principali opzioni di investimento nelle attuali circostanze.

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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest