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L’ORO NON SI FERMA
Apr
L’oro continua a segnare nuovi record, superando i 2.300 dollari l’oncia, in risposta alla situazione economica mondiale. Le previsioni suggeriscono un ulteriore aumento nei prossimi mesi.
Un nuovo record
L’oro continua a battere record, superando anche la soglia psicologica dei 2.300 dollari l’oncia. Mercoledì 3 aprile ha toccato il picco di 2.297 dollari l’oncia, mantenendo così un rally iniziato ad inizio marzo, caratterizzato da un significativo aumento dei prezzi. La tendenza al rialzo ha portato a nuovi record nell’ultima settimana, con il prezzo che sembra non voler rallentare.
Le cause
In primo luogo, si è verificato un aumento dei flussi nel mercato finanziario dell’oro, accompagnato da un notevole incremento delle posizioni long sui future. Questo indica un aumento dell’esposizione al metallo prezioso da parte degli investitori istituzionali.
Inoltre, sembrerebbe che gli investitori siano preoccupati per un possibile nuovo fenomeno, causato dalla situazione economica inflazionistica degli ultimi anni: la reflazione. Questo scenario potrebbe portare a una riduzione delle tasse, modifiche nell’offerta di denaro e tagli ai tassi di interesse.
La Federal Reserve, con Powell alla guida, rimane la protagonista principale, confermando l’intenzione di ridurre il costo del denaro “a un certo punto quest’anno“.
Nonostante le parole di Powell non avrebbero dovuto ancora influenzare le quotazioni dell’oro, il metallo prezioso continua a crescere nonostante le varie sfide degli ultimi anni, tra cui l’impennata dei tassi d’interesse, il rafforzamento del dollaro ed il crollo degli investimenti in ETF.
Nei primi mesi del 2023, gli acquisti delle Banche Centrali di riserve auree sono diminuiti del 43% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nel corso del 2022 e del 2023, sono stati superati le duemila tonnellate di lingotti acquistati dalle Banche Centrali. Questo accumulo, guidato principalmente dalla Cina, ha contribuito a un aumento dei prezzi dell’oro del 15%, secondo il World Gold Council. È probabile che questa tendenza continui nei prossimi mesi e anni, poiché le Banche Centrali continueranno ad aumentare le loro riserve d’oro.
Un altro fattore che ha contribuito alla crescita dell’oro è stata la scelta degli investitori di aumentare gli investimenti negli ETF sull’oro. Tuttavia, questo aumento è avvenuto successivamente alla maggior parte dell’ascesa, suggerendo che il rialzo è ancora in atto.
Le prospettive future
Le previsioni degli esperti indicano che l’andamento dell’oro continuerà ad aumentare nella seconda metà dell’anno.
Innanzitutto, le campagne elettorali statunitensi potrebbero evidenziare i notevoli livelli di debito degli Stati Uniti: le crescenti preoccupazioni sulla sostenibilità fiscale potrebbero favorire l’oro.
In secondo luogo, i rischi geopolitici attuali non mostrano segni di mitigazione e potrebbero, purtroppo, subire un ulteriore deterioramento nelle relazioni tra le principali potenze, contribuendo così a un’ulteriore spinta al rialzo del prezzo dell’oro.
Infine, le azioni della Fed sembrano orientate verso un inizio di taglio dei tassi d’interesse, rendendo cruciali per le quotazioni dell’oro i prossimi dati sull’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti.
Date le sfide attuali dell’economia globale ed il recente successo dell’oro, considerare l’investimento in questo metallo prezioso potrebbe rappresentare una strategia prudente per diversificare il proprio portafoglio e salvaguardare il proprio patrimonio.
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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest