ORO VICINO A UN NUOVO RECORD STORICO. PERCHÉ?

Il 2023 si sta rivelando un anno importante per l’oro. L’ultimo periodo è stato caratterizzato non solo da un andamento positivo, ma anche da valori notevoli. L’analisi degli esperti prevede però ulteriori picchi, che porterebbero l’oro a nuovi risultati storici.

Oro record

Le settimane appena passate hanno visto il prezzo dell’oro decollare a quotazioni importanti. Negli ultimi giorni il metallo nobile ha raggiunto picchi sopra i 2.040 dollari l’oncia, poco sotto il record storico di agosto 2020 di 2.075 dollari l’oncia.

Dall’inizio dell’anno a oggi, l’oro ha seguito un andamento decisamente positivo. Se consideriamo che il prezzo a gennaio si aggirava intorno ai 1.740 dollari l’oncia, è facile osservare una percentuale d’aumento notevole.

Gli esperti però guardano già al futuro, prevedendo un rally vero e proprio. Non solo confermano il trend positivo del 2023, ma azzardano nuovi valori ancora più importanti. Infatti, l’oro sembrerebbe essere sempre più vicino a nuovi prezzi record.

Eric Strand, manager dell’ETF AuAg ESG Gold Mining, ha confermato la teoria dichiarando che il 2023 sarà l’inizio di un “nuovo mercato rialzista secolare”, con un prezzo superiore a 2.100 dollari l’oncia: “Riteniamo che l’oro chiuderà il 2023 con un valore almeno del 20% superiore”.

Il sentiment rialzista è condiviso anche da Juerg Kiener, amministratore delegato e chief investment officer di Swiss Asia Capital: “Nel 2001, il mercato non si è mosso solo del 20 o 30%, si è mosso molto, lo stesso nel 2008, quando abbiamo avuto una svendita minore nel mercato e lo stimolo è tornato, e l’oro è passato da $600 a $1.800 in pochissimo tempo, quindi penso che abbiamo ottime possibilità di assistere a un movimento importante. Non sarà solo il 10 o il 20%, penso che toccherà davvero nuovi massimi.”

Le cause del rally dell’oro

Questa situazione è determinata da diversi fattori che stanno incidendo notevolmente sulle quotazioni dell’oro. Analizziamo insieme le principali cause.

Una su tutte, forse la principale, è la corsa all’oro delle banche centrali. Avevamo già parlato degli acquisti ingenti d’oro da parte delle banche centrali di diversi paesi. Ma questo fenomeno non sembra arrestarsi, il nuovo anno potrebbe raggiungere quantità ancora maggiori. Solo nei primi due mesi del 2023 le banche centrali si sono accaparrate un quantitativo d’oro che non si vedeva dal 2010. L’incremento è di 74 tonnellate a gennaio e 52 a febbraio. Tra i principali acquirenti troviamo la Cina, la Turchia e la Russia. Attualmente nel podio dei detentori d’oro svettano gli Stati Uniti con 8.133,5 tonnellate, seguiti dalla Germania con 3.354,9 tonnellate, al terzo posto il Fmi con 2,814 tonnellate. L’Italia non è da meno, raggiungendo il quarto posto con 2.451,8 tonnellate.

Sicuramente il fenomeno che di recente ha fatto scoppiare il prezzo dell’oro è stata la crisi bancaria, che ha travolto la Silicon Valley Bank e la Credit Suisse. A rincarare la dose ci ha pensato Jamie Dimon, CEO di Jp Morgan Chase, che ha dichiarato che la crisi bancaria non è finita: “Ci saranno ripercussioni per anni a venire”. La sfiducia nei confronti dell’economia bancaria ha portato gli investitori a fare l’occhiolino al metallo nobile.

Da non sottovalutare è anche il rallentamento dell’economia statunitense a fronte della situazione di disoccupazione. I posti di lavoro vacanti sono scesi sotto i 10 milioni a febbraio, un calo che non si vedeva da maggio 2021. Il conseguente rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve fa luccicare ancor di più l’oro, considerato come bene più stabile e solido per gli investitori.

Infine, da considerare è anche il recente taglio della produzione di petrolio dichiarato dall’Arabia Saudita ed un gruppo di paesi dell’Opec+. Questo comporterà un aumento del prezzo del petrolio, che non farà altro che incrementare la situazione inflazionistica grave, con cui ormai conviviamo da diverso tempo. L’inflazione si sa, è una delle principali cause del rialzo dell’oro.

 

La situazione appena analizzata ha allarmato gli investitori, che sono corsi al riparo tramite l’oro. Il valore dell’oro sta di conseguenza aumentando sempre di più, con possibili picchi ulteriori nel corso dell’anno. Questa circostanza ci porta a consigliare alla nostra Clientela di inserire l’oro nel proprio portafoglio d’investimento.

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