Ludovico il Moro ed il cavallo tutto d’oro

Ci dobbiamo addentrare nella storia e vicissitudini del Castello di Novara.

Dell’esistenza del Castello Visconteo Sforzesco si ha conferma che risale al 1272, quando fu edificato a ridosso delle mura delle fortificazioni cittadine.

Moltissimi sono stati i passaggi proprietà, dalle famiglie dei Visconti e degli Sforza, tra dominazioni Spagnole, Sabaude e Napoleoniche, fino ad uso carcerario.

Caratterizzato dalla Rocchetta (una delle due torri) e dai Torrioni angolari, fu sempre utilizzato ai fini militari con vera posizione strategica di difesa.

Ma, come per tutti i castelli la storia, i fantasmi e la leggenda s’intrecciano ed anche il Castello di Novara non fa eccezione.

 

Il cavallo d’oro?

Per alcuni studiosi si tratta solo di leggenda, per altri invece, con nozioni storiografiche, ribadiscono l’attendibilità dello specifico fatto.

Lo splendido maniero, realizzato, nella sua imponenza, durante il dominio di Galeazzi Visconti, nasconderebbe ancora un tesoro, ovvero un cavallo disegnato da Leonardo da Vinci, forse in misura naturale e tutto d’oro massiccio.

Secondo alcuni scritti e disegni, trovati durante la ristrutturazione del castello, fu realizzato dal maestro Leonardo da Vinci per ordine di Ludovico il Moro.

Ludovico Maria Sforza, detto il Moro, “Arbitro d’Italia” secondo l’espressione del Guiccardini, fu Duca di Bari, Signore di Genova e Reggente del Ducato di Milano dal 1480 al 20 ottobre del 1494.

 

Il governo “d’oro”

Durante il suo Governo, Milano, conobbe in pieno gli sfarzi del Rinascimento con gli artisti più di rilievo. Sua l’iniziativa della ricostruzione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, abbellita dal Bramante, dove, nel suo refettorio Leonardo dipinse il celeberrimo Cenacolo. Fu definito dagli storici del tempo, cultore di diverse arti, tra le quali l’astrologia, l’arte e l’amore per la terra.

Di carnagione scura, venne educato all’insegna dello spirito rinascimentale e ricevette una vasta cultura anche nel campo delle lettere classiche, nella teologia, istruito nelle questioni governative, amministrazione dello Stato e grande amante dell’astrologia.

L’Università di Pavia fu da lui largamente patrocinata, con la Biblioteca Viscontea Sforzesca, ritenuta nel 400, tra le più importanti del continente.

Fu grande esperto coltivatore di viti e di gelsi. Diede anche vita, con l’aiuto di Leonardo da Vinci, come ingegnere e costruttore di acquedotti, ad una grande azienda agricola, nei pressi di Vigevano, la cosiddetta “Sforzesca”.

Fu grande seduttore. Nella “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci, si riconosce una delle sue amanti più note, ovvero Cecilia Galleani. Dipinto ora esposto nel Museo Nazionale di Cracovia.

Amante di caccia, ma sopratutto di cavalli.

Si narra che, così affezionato al suo cavallo, commissionò un’opera, ovvero un cavallo tutto d’oro, a Leonardo, in onore di Francesco Sforza, suo padre, nonché fondatore della nobile Casata.

Sempre secondo scritti storici, questa opera fu nascosta nelle lunghe e tortuose gallerie sotterranee, sotto il castello di Novara.

A grandezza naturale od in miniatura è veramente esistito? Diverse spedizioni tentarono di scoprire la verità con ricerche nei sotterranei. Solo Ludovico il Moro conosceva l’esatta ubicazione e fu proprio la sua volontà di controllarne l’incolumità che gli fu fatale. Proprio nei sotterranei venne catturato e fatto prigioniero dai francesi che avevano circondato il castello.

Portò con sé, fino al giorno della morte, il segreto del nascondiglio. Morì nel 1508, in prigionia, nel castello di Loches, in Francia.

È dunque di regola che ogni castello abbia storie, misteri e leggende.

 

Come chiedere informazioni

Confinvest FL, non ha sede in un castello, ma in un palazzo storico di fronte il Palazzo della Borsa in Milano, costruito nel 1939, dall’Architetto Emilio Lancia.

Perciò non leggende né fantasmi, ma monete e lingotti per forme d’investimento.

Lingotti non a forma di cavallo, ma rettangolari e di diversi pesi.

Inoltre monete d’oro (Sterline, Marenghi, Pesos, Dollari, Krugerrands, ecc.), sempre per forme d’investimento.

 

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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV