PROTEGGERSI DALLA SECONDA ONDATA CON L’ORO?

Questa settimana, gli effetti negativi della congiuntura in cui si trova l’economia mondiale hanno mostrato i loro risultati.

Oltre alla pandemia e all’aumento dei contagi, i principali listini sono stati messi sotto pressione da diversi fattori, tra cui gli sviluppi delle elezioni americane.

Anche il Nasdaq, nonostante le buone trimestrali dei colossi tech USA, registra un andamento in rosso.

Sebbene siano presenti segnali positivi dai paesi europei, come ad esempio il Pil Italiano che nel terzo trimestre ha registrato un rimbalzo del 16,1% secondo i dati pubblicati da Istat, la situazione resta comunque connotata da un alto grado di incertezza.

Ed è proprio questa incertezza il punto fondamentale su cui è necessario concentrarsi per provare a riflettere sui futuri scenari nei quali risparmiatori e investitori saranno chiamati a operare.

Emblematico, sotto questo punto di vista, un contenuto pubblicato dal World Economic Forum nelle sue previsioni per il 2030, già diffuse da qualche tempo, ma che oggi in modo particolare sta riscuotendo una certa risonanza.

Non possiederai nulla. E sarai felice.” è il criptico slogan con cui si apre la serie di otto previsioni individuate dalla Fondazione, relative alla configurazione economica che potrebbe realizzarsi in futuro.

Questa visione, che annovera tra le sue ipotesi anche una caduta del sistema valoriale occidentale, con specifico riferimento all’ecosistema economico e finanziario, è probabilmente il frutto di una progressiva e presunta spinta verso modelli social-democratici e filo-progressisti, della quale stiamo assistendo ad una profonda opera di esacerbazione (sopratutto mass-mediatica) come conseguenza inevitabile dello scenario politico attualmente in atto oltreoceano.

Ad esempio, la sharing economy (o social sharing), modello di produzione di valore che individua nella messa in comune di determinate classi di beni il suo core, oggi è un vero e proprio trend, che potrebbe consolidarsi in modo importante nei prossimi anni, forse anche come risposta alle mutate esigenze dell’ambiente finanziario a seguito delle complessità che stiamo vivendo in questi mesi.

All’interno di questo scenario prospettato dal World Economic Council, dove non esisterà più alcun possesso di beni, dove tutto ciò che si utilizza verrà semplicemente noleggiato o affittato e dove i capisaldi del pensiero economico occidentale verranno meno, quali prospettive si profilano per il patrimonio?

La Wealth preservation e l’asset management sono da quarant’anni due punti fondamentali della nostra visione, in quanto, specialmente all’interno di una cultura finanziaria come quella italiana, ricoprono un ruolo ben più che rilevante.

Oggi, più che in altri momenti, è importante concentrarsi sulla stabilizzazione della propria ricchezza, sul consolidamento del proprio risparmio, e sulla ricerca di possibili safe havens per consentire al valore del proprio capitale di avere una continuità.

In un mondo a tassi zero, dove la struttura monetaria è percorsa da incolmabili fragilità e la struttura del pensiero è sospinta alla deriva dalle ideologie e dalle impostazioni politiche, mitigare il rischio attraverso l’esposizione all’oro fisico è più una forma di responsabilità che di mera utilità.

Acquistare monete e lingotti d’oro è un estremo atto di rivendicazione di ciò che è proprio. È forse l’ultimo baluardo a presidio della proprietà privata. È il principio per l’instaurazione del proprio Gold Standard personale, per usare un’efficace espressione riportata questa settimana dal noto Blog di comunicazione finanziaria Zero Hedge, i cui analisti, in linea con altri esperti del settore, suggeriscono una diversificazione in oro fisico del 10% per i risparmiatori più conservativi e del 20% per i portafogli più aggressivi.

Oggi, inoltre, è possibile accumulare grammi d’oro tramite soluzioni fintech come Conto Lingotto, strumento che, facilitando l’accesso a questa asset class, di fatto elimina la disuguaglianza nelle possibilità di investimento su questo metallo prezioso.

L’investimento in oro fisico, come già discusso in un nostro articolo precedente, è il primo motore per la salvaguardia delle future generazioni, il bene che consente al valore del patrimonio di propagarsi negli anni, e quindi il primo mattone su cui immaginare il futuro.

Nessuno vive per sempre, ma ciascuno può utilizzare qualcosa che lo farà. Pensa al tuo futuro, pensa all’oro fisico.

Scopri Conto Lingotto, l’innovativa app per acquistare oro fisico, anche con importi accessibili: visita il sito per maggiori informazioni.