Perché acquistare oro in un mondo a tassi zero?

Gestire il proprio risparmio è un’operazione sempre più complessa.

Lo shortage di educazione finanziaria e le complessità associate al panorama finanziario sono i due capisaldi costitutivi di cui è necessario tenere presente quando si ragiona sul tema del wealth e asset management.

Quando si manifestano delle gravi forme di incertezza, gli strumenti di investimento classici rischiano di rivelarsi un vero e proprio azzardo. È davvero sostenibile la strada verso il rischio?

Non per gli italiani, la cui cultura finanziaria e le cui strategie di wealth preservation presentano tipicamente una radicata idiosincrasia nei confronti del rischio.

Quale soluzione, pertanto? Per molti risparmiatori, la risposta a questa domanda è quella della staticità: lasciare i propri risparmi sul conto corrente e attendere che l’offerta finanziaria proponga nuovi strumenti adatti alla gestione del proprio capitale.

Secondo quanto riportato da uno degli ultimi report di Banca d’Italia relativo alla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane nel 2018, dei 4.287 miliardi detenuti dalle famiglie italiane ben 1.371 miliardi sono rimasti parcheggiati sui conti correnti.

Sebbene questi dati risalgano a due anni fa, rappresentano un valido strumento per approfondire quella che è la configurazione del risparmio nel nostro Paese.

L’inoperatività di questo denaro, che non viene investito e non incassa interessi, di fatto lo espone esclusivamente all’erosione inflazionistica – che si traduce in perdita del potere d’acquisto – e a quella derivante dai costi fissi di gestione del conto.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nel 2020 la liquidità immobilizzata dalle famiglie italiane si attesta intorno ai 1.500 miliardi. Un aumento superiore al 9% rispetto ai dati illustrati da Banca d’Italia nel 2018.

Esiste una soluzione per gestire il proprio risparmio ammortizzando il rischio e, al contempo, eludendo i fattori di erosione di potere d’acquisto e capitale?

L’acquisto di monete e lingotti d’oro è uno strumento valido per bilanciare il proprio portafoglio, imprimere una decorrelazione dal rischio e diversificare la propria liquidità attraverso il più riconosciuto surrogato del denaro.

Al netto delle previsioni di numerosi hedge fund manager, analisti finanziari e banche d’investimento, che suggeriscono un aumento non indifferente delle quotazioni del metallo entro la fine dell’anno, l’acquisto di oro fisico si pone di fatto come strategia pragmatica per la preservazione del proprio capitale.

La cautela è importante nel mondo degli investimenti, ma la paura è un killer. Perché lasciare parcheggiata la propria liquidità su un conto corrente e accettare (o ignorare) i rischi conseguenti a questo tipo di scelta?

 

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