Investire.biz – Oro: 3 motivi per cui le quotazioni del metallo prezioso scendono

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Il crollo delle Borse delle ultime settimane non ha risparmiato il bene rifugio per antonomasia: l’oro. Le quotazioni del metallo prezioso si sono riportate su valori del dicembre 2019, compromettendo quella spinta rialzista che aveva caratterizzando il trend nelle prime settimane del 2020. L’andamento dei prezzi dell’oro è inusuale, inaspettato rispetto a quello che ci si dovrebbe attendere da parte di un bene con con le sue caratteristiche. Le banche centrali stanno iniettando ingente liquidità nel sistema, i tassi di interesse vengono sforbiciati ovunque nel Mondo ma soprattutto azioni e obbligazioni non sembrano rappresentare un porto sicuro in mezzo a questa burrasca scatenata dalla diffusione del Corona virus su scala planetaria. Senza contare i crescenti rischi geopolitici e quelli inflattivi di medio termine. Se questi sono i punti a favore che dovrebbe giocarsi sul mercato il metallo prezioso, perchè allora in queste settimane abbiamo assistito a una discesa sostanzialmente unidirezionale da parte delle quotazioni dell’oro?

Lo abbiamo chiesto a un manager che con il gold ci lavora: Giacomo Andreoli, AD di Confinvest, unica società quotata a Piazza Affari che negozia lingotti e monete d’oro fisico. Il numero uno del leader italiano come market dealer di oro fisico da investimento ha voluto dapprima premettere che “l’oro sta attraversando una fase di volatilità ma minore rispetto a quasi tutte le altre asset class” e che quella attuale è presumibilmente “una fase contingente che vedrà le quotazioni del gold ripartire verso nuovi massimi già da qui al prossimo mese”.

Crollo oro: i tre fattori che fanno scendere il prezzo del gold

Ma quali possono essere 3 validi motivi che hanno fatto scendere i prezzi dell’oro? In fin dei conti gli interventi delle Banche centrali hanno superato i trilioni di dollari. Eppure, con il senno di poi, nell’ultimo semestre già si vedevano dei segnali di stress sul money market. Per Andreoli i tre motivi principali della discesa dei prezzi sono:

Interventi di istituzionali per non dare al mercato messaggi troppo forti: schiacciare i prezzi dell’oro significa rompere il barometro prima della tempesta. Per fare interventi massivi di politiche monetarie non bisogna dare messaggi troppo evidenti al mercato. Il prezzo dell’oro (di carta, paper gold) è stato venduto a mani basse. Questo sta creando un momento di decupling sul mercato, dove chi ha il fisico non accetta i prezzi del finanziario, e gli spread si allargano.

Margin call: molti investitori speculativi, a fronte di massive perdite sulle principali asset class, hanno dovuto rientrare delle esposizioni e hanno dovuto vendere tutto quanto, oro incluso, per far fronte alle richieste di collaterali o di gestione dei margini. Questo nel breve periodo provoca pressioni al ribasso anche sui beni rifugio. “A mio avviso si tratta solo di una situazione destinata ad esaurirsi in breve tempo, se non già esaurita”, puntualizza il manager.

Non c’è un terzo motivo: . “I primi due esauriscono lo scenario a mio avviso”, secondo cui “in questo momento è fondamentale avere oro fisico in portafoglio: i rischi sistemici a livello globale, non solo nazionale, sono elevatissimi”.

Covid-19: impatto economico che favorisce gli asset fisici

Gli impatti della crisi globale innescata dal virus Covid-19 si vedranno sul tessuto economico in maniera massiva, specie qualora la crisi non rientri in breve tempo. Il blocco della produzione in diversi Paesi, così come lo stop alla libera circolazione delle persone e delle merci sta creando molti disagi: la crisi della supply chain globale si vede e respira. Molte aziende dell’industria tradizionale, del retail, del turismo e più in generale tutti quei business legati al movimento delle persone potrebbero avere seri problemi di cassa se l’emergenza si prolungasse.

Il settore finanziario non è stato citato ma un incremento della disoccupazione unito a una drastica contrazione di investimenti e consumi non farà che crescere il rischio del Paese, da prezzare anche nei titoli di Stato (salvo interventi delle Banche centrali). Oltre a una nuova ondata di Non Performing Loans. “In questi momenti si apprezza il possesso di un asset monetario come l’oro nel proprio portafoglio: un asset fisico, non cartaceo, riesce a dare la sicurezza del mantenimento della proprietà anche in contesti sociali limite”, ricorda ancora Andreoli.

Giusto ieri Confinvest ha diffuso una nota nella quale ha comuicato la prosecuzione nella sua normale operatività grazie all’addozione di misure conformi a quelle indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020. La società ha adottato un modello di “smart working” per la parte amministrativa e di gestione mentre per la parte logistica ha adottato un approccio integrato, volto a ridurre al minimo e ad azzerare i contatti fisici tra le persone.