2023 L’ANNO DELL’ORO

Le previsioni di analisti ed esperti del settore continuano a prevedere il 2023 come un anno ricco d’oro. La situazione politico-economica che l’intero mondo sta vivendo delinea una strada in rialzo per il metallo giallo.

Le previsioni

Il 2022 è stato un anno particolare per le quotazioni dell’oro. Il massimo è stato raggiunto l’8 marzo con i 2.079 dollari l’oncia. La guerra in Ucraina ha mantenuto le quotazioni alte, sostenute anche dall’incremento dell’inflazione. Nell’ultima parte dell’anno, il prezzo ha iniziato a scendere fino alle ultime settimane del 2022, che hanno visto un leggero rialzo.

Sembrerebbe che gli analisti si sbilancino a quotazioni record per il nuovo anno! Il prezzo del metallo prezioso potrebbe arrivare ai 2.000 dollari l’oncia, ed addirittura superare tale cifra, se le condizioni saranno particolarmente favorevoli.

Gli analisti della banca d’affari Usa hanno spiegato tale prezzo nel dettaglio, dividendolo in questo modo: 150 dollari di aumento sono dovute all’effetto ricchezza, 400 dollari all’effetto paura e 150 dollari alla domanda da parte delle Banche Centrali.

Le cause

Ma perché questo importante rialzo? Le motivazioni sono diverse.

Non possiamo non citare l’inflazione, principale causa del rialzamento delle quotazioni dell’oro. Questo perché l’oro, come bene rifugio, mantiene il suo valore indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. Mercato che, in questo periodo, è fortemente instabile. Inoltre, sembrerebbe che la FED fermerà i rialzi dei tassi di riferimento nel secondo trimestre 2023, aumentando l’inflazione, che sembrava stabilizzarsi. Le prospettive d’inflazione si attesteranno su un valore compreso tra il 4% e il 5%. Da un’analisi del valore dell’oro degli ultimi 30 anni, si osserva come nei periodi fortemente inflazionistici (con un aumento dei prezzi maggiore del 3,5%) l’oro ha guadagnato in media il 9% annuo.

Conseguente causa è certamente il fenomeno della recessione, ripercussione naturale di una forte inflazione. Molte economie potrebbero incappare in tale fenomeno nel primo trimestre del nuovo anno.

Un altro importante fattore è il forte aumento d’acquisto d’oro da parte delle Banche Centrali nel corso del 2022. Infatti, un rapporto del World Gold Council mostra come nel terzo trimestre del 2022, le Banche Centrali hanno quasi raddoppiato il record del 2018, che era pari a 241 tonnellate acquistate. Ma non solo, la Banca Centrale Cinese ha annunciato di aver aggiunto circa 1,8 miliardi di dollari di oro alle sue riserve, portando il valore cumulativo a circa 112 miliardi di dollari. Come già avevamo raccontato mesi fa, l’oro si sta piano piano spostando dall’Occidente all’Oriente.

La storica correlazione inversa tra il dollaro e l’oro rientra tra le motivazioni, quando uno si alza, l’altro scende e viceversa. Questo spiega come mai a fine dicembre l’oro si è alzato, conseguentemente all’indebolimento del dollaro. Nonostante il tentativo del presidente della Fed Powell a supporto del dollaro, il biglietto verde mostra segni di cedimento, anche rispetto all’euro, che sembrerebbe si stia ripareggiando.

Cosa dicono gli esperti?

Entro il terzo trimestre del 2023 l’inflazione resterà ostinatamente alta, attestandosi al 5% negli Stati Uniti – spiega Nitesh Shah, head of commodities & macroeconomic research di WisdomTree – ciò dovrebbe sostenere i prezzi del metallo prezioso. Se la Fed smettesse prima di rialzare i tassi, contribuendo al deprezzamento del biglietto verde, la conclusione anticipata del ciclo d’irrigidimento consentirebbe all’inflazione di salire più delle attese. In questo scenario rialzista, il sentiment degli investitori nei confronti del metallo prezioso si riprenderebbe, crescendo a 150k net long per l’orizzonte di previsione. Allora l’oro potrebbe raggiungere 2.330 dollari l’oncia entro la fine di settembre 2023“.

Nikhil Kamath, co-fondatore del più grande broker indiano Zerodha, ha affermato che gli investitori dovrebbero allocare dal 10% al 20% del proprio portafoglio nell’oro, aggiungendo che si tratta di una “strategia rilevante” per il 2023.

 

Le analisi fatte dagli esperti mostrano come la situazione economica che ci prepariamo ad affrontare sarà molto critica, portando l’oro a potenziali massimi storici. In questi momenti d’incertezza, è necessario mettere al sicuro i propri risparmi tramite un asset sicuro e affidabile. L’oro, come bene di rifugio per eccellenza, è uno dei principali asset sui quali investire in condizioni come quella attuale.

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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV