“TUTA DORO E PIsCININA”

L’anima, il cuore ed il simbolo di Milano dal 1773, è la statua della Madonna tutta d’oro, sulla più alta guglia del Duomo, ricoperta da 33 lastre di rame e da 6.750 lamine d’oro zecchino.

All’ ombra della “Madonnina”, così definita, con affetto dai Milanesi, oltre all’aspetto religioso, si indica, per antonomasia, una città pulsante, lavorativa con tante idee e tanta cultura.

Girando per le vie della città è possibile sentire i suoi abitanti dire in dialetto milanese: “sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man – sotto di te c’è la vita e non si sta mai, con le mani in mano”.

 

Un incontro d’oro tra città e cielo

Per rispetto, la tradizione meneghina vuole che nessun edificio in Milano, possa essere più alto della Madonnina, per rispettare tale consuetudine sui grattaceli, alla sommità, è sempre stata posta una copia fedele.

Nella Domenica del 22 novembre 2015, ne è stata issata una, sul grattacelo più alto in Italia, ovvero la Torre Isozaki, o Torre Allianz. Ben 209 metri di altezza, arrivando a 250 metri, con l’antenna e con ben 50 piani. Progettato dall’architetto giapponese Arata Isozaki in collaborazione con l’architetto italiano Andrea Maffei.

Quando è stata posta la “Madonnina” sul Duomo?

La costruzione del Duomo di Milano ebbe inizio nel 1386 sotto il comando di Gian Galeazzo Visconti, per ben cinque secoli diversi, architetti, scultori ed artisti hanno posto il loro contributo professionale, ma solo nel 1774, si pose sulla cima più alta, la venerata statua. Collocata sopra il tiburio, così chiamata la guglia maggiore, con lo sguardo e le braccia aperte, ad implorare la benedizione di Dio.

Il Duomo, con la statua, alta ben oltre i quattro metri, raggiunse complessivamente l’altezza di 108,50 metri, l’edificio più alto di Milano. Successivamente accanto alla statua venne inserita un’alabarda, che normalmente viene usata per issare bandiere, undici, volte l’anno, in occasione di solenni eventi religiosi civili ma in realtà è un parafulmine mascherato. Da ricordare che il tricolore nel 1846, venne issato sull’ alabarda della statua per segnalare l’evacuazione della città, da parte delle truppe austriache e che nell’ultimo conflitto, fu coperta con un panno per evitare di fornire un bersaglio, ai cacciabombardieri nemici, venne scoperta il 6 maggio del 1945, con un rito solenne tenuto dal Cardinale Schuster.

 

 

COME CHIEDERE INFORMAZIONI

All’ombra della Madonnina, ci siamo anche noi Confinvest e saremmo stati ben lieti di collaborare all’applicazione dell’oro.

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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV