I VARI ORI DELLA VALTELLINA

Ci addentriamo nella più famosa valle produttrice di Bresaola e nelle valli adiacenti per seguire leggende, maledizioni e vere miniere d’oro.

Prima di seguire i filoni oro, ci soffermiamo su un prodotto alimentare, che risulta commercialmente un’iniziativa, nella zona, veramente dorata: la bresaola.

Trattasi di un salame, riconosciuto IGP, insaccato con carne di manzo (anche di cavallo e di cervo), affumicato ed essiccato, tipico della Valtellina, da alcuni decenni prodotta anche in Val d’Ossola e valli limitrofe.

Perché definiamo dorato il suo commercio? Perché il giro d’affari si avvicina a 300 milioni di Euro annui. Molto buona, ma…. anche molto redditizia.

Un sostegno all’economia locale, con quasi oltre un milione di chili di produzione, una potenzialità molto interessante, anche a livello occupazionale.

MINIER D’OR

E l’oro in Valtellina o nelle vicinanze? Moltissime sono state le miniere d’oro in quelle zone, ma tante con cocenti delusioni.

Le credenze popolari ci narrano cose diverse. È storico che in Val Muretto, nelle vicinanze dei laghetti di Chiesa, nell’Ottocento, veniva estratto oro. Successivamente molti valligiani si trasformarono in cercatori, ma non trovarono l’oro tanto favoleggiato. Un’altra montagna che si credeva (e si crede ancora) nascondesse quantità enormi di oro, è la cima Reit, che sovrasta Bormio, dove nelle leggende si tramanda che   folletti numerosi e dispettosi, al tempo, vi lavoravano incessantemente, sotto il comando di un orco malvagio, ma poi una frana seppellì l’ingresso della caverna, folletti compresi.

Però già, in una miniera sopra il paese di Paniga, fino alla fine del 700 si estraeva oro. Una miniera che ha dato origine a molti racconti, quelli di un drago a difesa del cunicolo d’entrata.

Un gigantesco drago, di color verde cupo “el dragu de la miniera de l’or”, con una spessa cresta ed un’enorme bocca che saettava fiamme. Per molto tempo, la paura del drago impedì sistematiche osservazioni, scavi e rinvenimenti. Forse semplici camaleonti, che effettivamente si trovavano in queste zone.

Poi nei primi anni del 1800 si scoprì una vena d’oro nei pressi del paese Porcido, idem stesso ritrovamento, anche nei pressi del paesino di Cerido.

Si sa per certo però che in queste zone furono attive miniere di magnete calcopirite e per il colore di quest’ultima, giallo ottone, furono battezzate ”minier d’or”.

OROBIE

Nel versante settentrionale, denominato Corno di San Colombano, effettivamente fu trovata sabbia mista ad oro.

Sicuramente, nella zona ci sono molte miniere di ferro. Ma dobbiamo soffermarci ed evidenziare che questi monti derivano da una catena denominata “Orobie”, Oro-bie, da oro? Un’assonanza che ci fa riflettere e pensare che forse in queste fantasiose leggende, ci potrebbero essere alcune concrete verità.

Nel Medio Evo si ha certezza di importanti estrazioni e la stessa Regina dei Longobardi Teodolina, mandò esploratori alla ricerca del nobile metallo.

Ancora oggi, ricercatori della domenica, perlustrano quelle zone alla ricerca di giacimenti milionari.

Nei primi dell’Ottocento era aperta e funzionante una miniera d’oro in Val d’Amba. E la leggenda ci tramanda condannati che, nel vallone del Braulio, nelle vicinanze di Bormio, raccoglievano gocce d’oro che stillavano dalle rocce.

Tra bresaola, oro e turismo, non possiamo non definire la zona, una ricca realtà dorata.

 

COME CHIEDERE INFORMAZIONI

Noi di Confinvest FL, con poca dimestichezza con le scienze alimentari, tantomeno con burloni folletti, ci occupiamo solo ed esclusivamente di oro, quello vero.

Non draghi, non demoni, nessuna leggenda, ma luccicanti monete e lingotti che vengono richiesti ed utilizzati per forme d’investimento in oro fisico.

Inoltre, monete e lingotti, provenienti da patrimoni familiari, che vengono monetizzati con gestioni molto trasparenti.

Un gruppo di Consulenti Confinvest è sempre a disposizione al n. 028645 5047 – confinvest@confinvest.it – www.confinvest.it.

I nostri lingotti hanno certificazioni internazionali, che garantiscono la purezza a titolo 999.9 millesimi ed inoltre monete d’oro, con certificazione di autenticità.

Confinvest, unica realtà del settore, quotata in Borsa, opera su tutto il territorio nazionale, anche con convenzioni bancarie.

Confinvest ha sede in Piazza Affari a Milano di fronte il Palazzo della Borsa (Via Della Posta 8).

 

Oro, sempre oro.

Oro, sempre Confinvest.

Oro, sempre 028645 5047

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV