CORIANDOLI sulla BCE

Doveva essere una riunione incolore quella dell’ultima riunione della BCE a Francoforte, invece la conferenza stampa di Mario Draghi ha fornito un spettacolare palcoscenico per i movimenti antagonisti contro la politica della Banca Centrale Europea. Un attacco con  “coriandoli  di carta”  di Josephine  Markman,  una nota attivista, ventunenne tedesca,  che questa volta a “….seno coperto” al grido “stop alla dittatura della BCE”,  ha violato   un santuario del capitalismo Europeo.

Draghi ,ricoperto di coriandoli ed  al momento visibilmente, scosso ha recuperato poi   il suo aplomb con un “…..riprendiamo da dove avevo interrotto”.

Il fuori programma, rimbalzato in pochi istanti in ogni parte della rete globale, ha fotografato però la tensione tra le Istituzioni Europee, gli antagonisti, ma anche la volontà popolare  di reclamare politiche monetarie meno rigide e più costruttive. Nella stessa conferenza Draghi  ha difeso il Quantitative  Easing, l’attuale politica monetaria europea che, secondo Lui,   sta funzionando, in quanto  sta ripartendo il credito, la crescita e che i rischi stanno diminuendo.

Ci scusi Dr. Draghi, ma forse noi tutti stiamo vedendo un altro film.

Analizziamo ora alcune componenti di questa sofferente situazione.
E’ una situazione pericolosa quella che vede i mercati oggi ai massimi storici.

Difficile capire quanto ancora potrà andare avanti e come si concluderà tutta questa grande manipolazione.

Eppure sono queste le domande da un milione, un miliardo o anche un trilione di dollari per chi prima o poi scommetterà contro il fallimento di politiche monetarie che hanno superato ogni immaginazione e aspettativa razionale, senza produrre alcun risultato significativo per l’economia reale.

I coriandoli lanciati a Draghi durante l’ultimo speech volevano forse essere polemici e critici contro il sistema bancario contro la presunta dittatura BCE.

A nostro avviso sarebbero anche da vedere come: tieniti indietro i tuoi soldi che sono solo coriandoli!

Buffo pensare come il potere dei money printer sia come quello dei tipografi.

Possono produrre trilioni di carta a loro piacimento. Carta, carta, sempre carta,…il solito Monopoli.

Carta senza un valore intrinseco, ma solo basata sulla fiducia di tutti noi. In tempi di turbolenze è ben facile pensare come questa fiducia possa essere messa molto a dura prova…..coriandoli e bolle…un filo rosso per capire come mai i mercati sono così gonfi.

Non c’è dubbio che i grossi investitori abbiano anticipato questa nuova mega-bolla finanziaria forti dell’assicurazione che se qualcosa fosse andato storto avrebbero rivenduto i loro asset alle banche centrali.

E così è stato. Tutto anzi è andato liscio e hanno fatto utili a palate mentre la gente comune, in queste economie disastrate, continua a non arrivare a fine mese. Però è chiaro che una volta chiuso questo movimento, intorno al quale sono rimasti pochi margini di guadagno, a molti non resterà che attendere il momento giusto per giocarsi il movimento contrario mentre per altri sara’ il giorno del giudizio per i loro risparmi.

Bill Gross ex gestore di Pimco si è già fatto avanti definendo la vendita allo scoperto del bund tedesco la madre di tutti gli short, un^ occasione che passa una volta sola nella vita.

L’unica questione è capire quando premere il grilletto affondando insieme ai mercati anche la credibilità delle banche centrali.

Gli operatori hanno scontato questo trilione e spiccioli che Draghi butterà nel sistema mentre non scontano più altri soldi da parte della FED ma neanche un aggressivo rialzo dei tassi. Convinzioni sulle quali si è cementato un pericoloso equilibrio che presto o tardi verrà messo alla prova. Quel giorno potrebbe rappresentare la fine dei giochi condotti in questi ultimi cinque anni di delirio finanziario in cui a fare i soldi veri, oltre ai grossi player, sono stati i veri incoscienti protetti dalle banche centrali. Tuttavia è proprio con l’approssimarsi della fine del QE europeo (settembre 2016) che potranno cominciare i guai, sempre che qualcosa, imprevedibilmente, non vada storto prima, d’altronde di aghi intorno alla bolla (dalla Grecia in primis) ce ne sono sempre di più ogni giorno che passa.
In questa grande bolla, la madre di tutte, l’incertezza e’ parte integrante della partita. Come riuscire a evitare la caporetto futura dei risparmi?

I soldi in banca sono al sicuro in eventuali tempeste, dopo che la stessa Bankitalia a detto che in caso di problemi dovranno essere i depositi dei clienti a salvare la banca?

Negli anni 60 Mina cantava “Coriandoli” “,…coriandoli di sogno,  coriandoli d’amore e coriandoli di gioia”. Bei tempi, anche i coriandoli erano un’altra cosa!

CONFINVEST da 32 anni non distribuisce coriandoli, ma sicurezze.

Sicurezze di oro fisico che  permettono di avere un asset monetario che non richiede la fiducia in nessuna controparte, richiede solo intelligenza ed acume nel capire questo facile strumento di allocazione intelligente del risparmio che ognuno di noi ha sudato..

Sicurezze di aver nei propri asset garanzie per un futuro più sicuro e per mettere al riparo un  potere d’acquisto che sta svanendo.

Sempre la realtà  CONFINVEST per investimenti in oro fisico.