UN TUFFO NELL’ORO

Un tuffo nell’oro”: quante volte avete sentito queste parole? È un messaggio inflazionato che viene utilizzato negli ambiti più disparati per raccontare di un evento propizio e  fortunato. Noi che di oro ne sentiamo parlare “spesso”, raccontiamo alcune interessanti storie a proposito di alcuni “tuffi nell’oro”.

 

Un tuffo nell’oro….. Olimpico

Sicuramente tra i primi campi a cui pensiamo quando sentiamo parlare di tuffi è quello del nuoto. Ma quando si parla di oro, non possiamo non pensare alle Olimpiadi. Coloro che hanno fatto un vero e proprio “tuffo nell’oro” sono tutti i grandi atleti che, con sudore e fatica, hanno conquistato il premio più importante della loro disciplina: la medaglia d’oro. Sicuramente il nostro Paese non è stato da meno in questo! Ricordiamo i diversi atleti italiani che nel corso degli anni hanno ottenuto l’ambita moneta d’oro.

I primi podi olimpici azzurri li conquista nel 1973 Novella Calligaris, raggiungendo l’oro negli 800 metri stile libero. Il primo oro maschile invece lo conquista Giorgio Lamberti a Perth nel 1991.

L’edizione di Sidney del 2000 è stata la miglior performance olimpica della nazionale italiana con sei medaglie totali, tre ori: Domenico Fioravanti che ottiene il titolo dei 100 metri rana e 200 metri rana e Massimiliano Rosolino che diventa campione olimpico dei 200 metri misti.

In campo femminile un altro titolo olimpico lo conquista Federica Pellegrini, oro nei 200 metri stile libero a Pechino 2008.

Per quanto riguarda il fondo, l’Italia è la nazione più medagliata con 53 podi totali, di cui 21 ori.

Nella disciplina dei tuffi invece, certamente il più grande tuffatore di tutti i tempi dalla piattaforma dei 10 metri è l’italiano Klaus Dibiasi. Dibiasi infatti è l’unico al mondo a riuscire nell’impresa di arrivare per tre volte consecutive all’alloro Olimpico, sfiorando la quarta alla sua prima apparizione dove arrivò secondo.

In quegli anni Dibiasi raggiunse sicuramente grandi record, conquistando l’attenzione di tutti. Ma non da meno è stato il suo compagno di squadra Giorgio Cagnotto, che vinse quattro medaglie olimpiche.

Ma il “tuffo nell’oro” alle Olimpiadi 2016 è tutto per Tania Cagnotto. La Cagnotto è l’unica donna italiana ad aver vinto una medaglia d’oro mondiale proprio nei tuffi, è la tuffatrice europea con il maggior numero di podi in carriera.

 

Un tuffo nell’oro….. degli archeologici marini

Non solo le Olimpiadi portano monete d’oro, infatti di “tuffi nell’oro” ne fanno anche gli archeologi. Questo perché i mari e gli oceani sono ricchi di tesori d’oro che nel corso della storia sono stati ritrovati. Da alcuni studi, sembrerebbe che gli abissi nascondano tesori fino a 20 trilioni di dollari. Due grandi scoperte recenti dimostrano la veridicità della ricchezza degli abissi.

Il primo è il ritrovamento del 2015 di 2000 monete d’oro in fondo al mare del Cesarea. A febbraio 2015 nel tratto di mare antistante Cesarea, un importante sito archeologico in Israele, è stato ritrovato un tesoro di circa 1600 anni fa.

Secondo gli archeologi la scoperta è la più importante degli ultimi 30/40 anni: statue di bronzo, monete in oro, giare ecc. Gli oggetti sono tutti in buon stato, ritrovati nella stiva di una nave mercantile affondata davanti al porto di Cesarea probabilmente nel periodo dell’Imperatore Costantino (312-324 d.C.).

La grossa quantità di monete d’oro ritrovata è dovuta a diverse ipotesi: il vascello era diretto verso il governo del Cairo dopo aver riscosso le tasse, il bottino era per pagare i salari della guarnigione in servizio a Cesarea oppure semplicemente che le grosse navi mercantili avevano spesso a disposizione elevate quantità di monete per gli scambi commerciali.

Il secondo grosso ritrovamento riguarda proprio il nostro mare. Si tratta dell’estrazione di monete antiche trovate nei fondali del Golfo di Orosei.

Questa scoperta risale al 2019, dove al termine di una campagna di prospezioni archeologiche marine, sono state ritrovate 46 monete, un frammento di ceramica decorata, un timone di probabilmente di una nave spagnola del XVII secolo.

“Si tratta di uno dei ritrovamenti più importanti nel Mediterraneo – ha spiegato Bruno Billeci, il dirigente della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro – L‘ipotesi più plausibile è che le monete siano finite in acqua in seguito a un naufragio di un’imbarcazione, che trasportava una riserva aurea, a ridosso del 1712”.

 

Il tuffo nell’oro…. di Zio Paperone

Ma sicuramente, per antonomasia e per simpatia, i tuffi dell’oro sono prerogativa assoluta del tirchio Zio Paperone. Tutti abbiamo in mente la famosissima immagine di Paperon de’ Paperoni che si tuffa nel suo deposito in cima alla collina di Paperopoli, un patrimonio che vanta un’enorme quantità di monete d’oro. L’immagine rappresenta perfettamente il personaggio di Zio Paperone, ricco e avido uomo d’affari.

Zio Paperone, secondo la storia che si ricava dai fumetti, nasce a Glasgow nel 1867. La sua storia parte nel momento in cui suo padre gli dona il suo primo soldino per il lavoro da lustrascarpe che svolgeva in Scozia. Da quel momento inizia l’avventura da “imprenditore” di Paperon de’ Paperoni, che lo porterà a girare il mondo in cerca di fortuna, anche per poter redimere il proprio clan, ormai caduto in rovina. Inizialmente non ebbe vita facile, tentò più strade, spesso cadendo, ma non mollò mai. Il successo lo raggiunse nel Klondike, dove partì il suo impero economico, che avrà sede in cima alla collina di Paperopoli, per ricordare a tutti che il duro lavoro ripaga sempre.

Nel corso delle sue avventure, la sua posizione lo porterà a circondarsi di nemici, contro i quali saprà sempre difendersi con intelligenza e furbizia. Il messaggio che vuole far passare infatti è che, solo con il lavoro onesto si arriva ad ottenere cose grandi e non con le scorciatoie. Non si farà estorcere neanche una singola moneta, a lui molto care, poiché ognuna gli ricordava la storia di un’avventura vissuta.

Nonostante in superficie possa sembrare solo un cinico affarista, Paperon de’ Paperoni, nei racconti dimostrerà anche di avere un carattere molto emotivo. Questo carattere multisfaccettato lo farà sembrare una personaggio concreto e realistico.

Una figura leggendaria che riuscirà a prendersi uno spazio anche nella serie televisiva Disney “Duck Tales” e poi un film come protagonista.

Il suo patrimonio non potrebbe essere quantificato in quanto nei fumetti si fa riferimento solo a “multiplujilioniimpossibidilioni o fantasticatrilioni”. Nel 2007, la rivista Forbes, lo mette al primo posto nella Lista dei personaggi di fantasia più ricchi al mondo, ipotizzando un patrimonio di 28,8 miliardi di dollari.

 

Noi di Confinvest FL non ci tuffiamo nell’oro per piacere, ma professionalmente consigliamo gli investitori e risparmiatori ad accumulare monete d’oro e lingotti, non per riempire la vasca da bagno e tuffarsi, ma per salvaguardare il potere d’acquisto e difenderci da un’inflazione, che gli esperti prospettano a due cifre, entro la fine dell’anno.

Confinvest FL, unica Società del settore quotata in Borsa e che opera su tutto il territorio nazionale, anche con convenzioni bancarie, è sempre a disposizione anche dei Private Bank ed operatori finanziari, per supportare problematiche della loro clientela, nello specifico settore.

Investimenti in oro fisico e monetizzazione di giacenze auree provenienti da patrimoni familiari.

Confinvest FL, una realtà  di grande valore, nel settore dell’oro fisico.

Confinvest FL, che opera su tutto il territorio nazionale, con Sede in Piazza Affari – Via della Posta n.8, è l’unica Società di settore quotata in Borsa.

Consulenti ed esperti di Confinvest FL, sono a disposizione al nr. 028645 5047 – a mezzo e-mail confinvest@confinvest.it per consulenze, sempre gratuite, nello specifico settore, anche fiscali.

Altre informazioni, quotazioni, ecc. sul nostro sito www.confinvest.it.

 

Oro, sempre oro.

Oro, sempre Confinvest.

Oro, sempre 028645 5047.

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV