L’ORO CONTRO L’INFLAZIONE

Ormai il tema dell’inflazione è sulla bocca di tutti, questo perché il fenomeno si è abbattuto velocemente colpendo tutto il mondo, come non succedeva da molti anni.

L’inflazione indica una crescita generalizzata e continuativa dei prezzi nel tempo. È un indicatore fondamentale perché il livello dei prezzi condiziona il potere di acquisto delle famiglie, l’andamento generale dell’economia, l’orientamento delle politiche monetarie delle banche centrali.

Un’analisi della situazione attuale

Gli analisti sostengono che ancora dovremo fare i conti con qualche settimana di forte incertezza. Ma nel terzo trimestre potrebbe arrivare il picco dell’inflazione, il veleno che ha mandato nel caos le banche centrali ed i mercati.
La bufera che si è abbattuta sui mercati finanziari nel 2022 non ha lasciato indietro nessuno. Wall Street ha perso il 22% (13% in euro), le Borse europee sono a -15% (-7,5% in euro). Ma il peggiore risulta essere il Bitcoin: 10 mila euro investiti sulla criptovaluta a inizio anno oggi varrebbero la metà. Si sono salvate solo le materie prime e lo yuan cinese, in rialzo del 3%.

Ma come si è arrivati a questo punto? Ci sono molti errori alla base di questa situazione. Il primo è l’avere esagerato negli incentivi monetari e fiscali nel 2020. Il secondo è di non avere iniziato a regolarizzare le politiche nel 2021, quando l’economia era molto forte e avrebbe potuto mantenere bene rialzi dei tassi e minori incentivi fiscali. Regolarizzare prima avrebbe non solo limitato lo scoppio dell’inflazione, ma anche la bolla dei mercati finanziari. Un terzo errore è stato quello di volere troppe cose in una volta. Stabilire una transizione energetica a tappe forzate ha significato fermare gli investimenti in energie fossili e raffinerie proprio mentre la guerra con la Russia e le sanzioni creano ulteriori problemi di offerta, particolarmente acuti per l’Europa.

Per bloccare l’inflazione salariale la Fed (Federal Reserve Bank) si propone di incrementare di mezzo punto la disoccupazione, in modo che le grandi aziende rallentino le assunzioni programmate per quest’anno e diminuiscano quelle per l’anno prossimo.

La Fed, che fino a poco fa dichiarava di potercela fare, è ora più prudente e afferma che non tutte le variabili sono sotto il suo controllo.

Davanti a questa situazione, alcuni esperti non parlano più solo di inflazione ma anche di recessione. Recessione, un tempo definita semplicemente come un segno negativo in un trimestre di Pil, è diventata via via più difficile. Analizzando il Pil, si nota come il primo trimestre di quest’anno è stato in America negativo (nonostante un quarto trimestre del 2021 fortissimo) e che questo secondo trimestre che sta avviandosi alla conclusione sarà probabilmente piatto. Questi dati fanno capire come per ora si tratta più di stagnazione che di recessione.

Il ruolo dell’oro

Quando a marzo gli investitori hanno cercato una protezione dall’inflazione e dalle turbolenze politiche, i lingotti d’oro, abitualmente considerati come un rifugio nei momenti di tensioni internazionali, sono saliti a più di 2.000 dollari USA per oncia troy.

Una caratteristica tipica dell’oro è la sua poca correlazione con gli altri asset, che lo rende un ottimo concorrente come strumento di diversificazione del portafoglio nei momenti di volatilità dei mercati.

Gli eventi che hanno colpito il mondo negli ultimi anni, dalla pandemia, al conflitto in Ucraina fino all’inflazione che galoppa segnano un’economia in seria difficoltà, che avrà bisogno di tempo per riprendersi. In questo contesto, l’inflazione sarà protagonista in molti paesi, poiché i governi potrebbero cercare di diminuire il valore del debito assunto dall’inizio del Covid. Ciò potrebbe far crescere la domanda di oro, considerato alternativa comprovata alla liquidità nei contesti inflazionistici.

La corsa dell’oro

Gli investitori hanno scommesso sull’oro per proteggere i risparmi nel primo trimestre del 2022, da quando l’inflazione record ha colpito altri beni d’investimento.

Da uno studio del World Gold Council risulta che la domanda del metallo giallo è salita del 34% da un anno all’altro a 1.234 tonnellate nei primi tre mesi del 2022. Si parla del più alto incremento della domanda trimestrale che il mercato dell’oro abbia visto dal 2018.

Anche le banche centrali hanno aggiunto 84 tonnellate alle loro riserve mondiali nel trimestre, con acquisti netti più che raddoppiati rispetto al quarto trimestre del 2021.

L’esperto Fortune Kevin Rich, consulente del mercato globale dell’oro della Perth Mint, spiega come l’oro sarà protagonista in questo momento storico: “Ci sarà una maggiore domanda di oro come porto sicuro finché il mondo sarà allo sbando e finché la guerra infurierà in Ucraina. Finché la Fed non riuscirà davvero a frenare l’inflazione, la domanda di oro come copertura dovrebbe restare a questi livelli”.

La domanda mondiale del bene di rifugio è stata del 19% superiore alla media quinquennale di 1.039 tonnellate nel primo trimestre.

L’aumento è stato anche determinato dai grandi afflussi trimestrali di Etf sull’oro dal 2020, ha affermato il World Gold Council. Le disponibilità di Etf sull’oro sono aumentate di 269 tonnellate nei primi tre mesi dell’anno, andando più che a compensare il deflusso annuale di 174 tonnellate registrato nel 2021

L’interesse ad investimenti in oro fisico, viene avvalorata anche da fattori negativi di tutte le Borse.

 

Le Borse stanno vivendo un momento di negatività, anche a seguito delle manovre delle Banche Centrali che pare abbiano perso il controllo dell’inflazione e che siano costrette a reagire con rialzi dei tassi, sempre più aggressivi. Nel dubbio, i listini azionari, lasciano sul terreno grosse perdite.

Analizziamo comunque un dato importante a favore degli investimenti in oro a salvaguarda anche del potere d’acquisto.

La Borsa di Milano, ha lasciato sul campo un 19% di perdita dall’inizio anno, mente l’indice M.O.M. (indice oro monetato) gestito da Confinvest FL, riporta dall’inizio anno una positività di circa il 9% ( …..sempre con l’oro fisico a garanzia!).

Come avvicinarsi agli investimenti in oro fisico?

CONFINVEST FL, una realtà di settore quotata in Borsa e che opera su tutto il territorio nazionale,  è a disposizione per fornire consulenze e gestioni nel settore.

Telefonando al n. 028645 5047, o a mezzo e-mail confinvest@confinvest.it, si potranno ottenere consulenze (sempre in forma gratuita) sulla operatività, compresi i piani di accumulo.
CONFINVEST FL ha sede in Piazza Affari a Milano (davanti il Palazzo della Borsa – Via della Posta n.8).
Altre informazioni, quotazioni, ecc. sul nostro sito www.confinvest.it.

Confinvest, anche con convenzioni bancarie ed in collaborazione con Private Banking, consulenti finanziari e risparmiatori, gestisce monetizzazioni di lasciti ereditari di materiale aureo, garantendo le migliori quotazioni Europee, con liquidazioni a mezzo bonifici immediati irrevocabili od assegni circolari.

Oro, sempre oro.

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A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV