Oro, inflazione e potere d’acquisto

“Mentre riportiamo rapidamente la politica monetaria a una posizione più neutrale per avvicinare l’inflazione al nostro obiettivo con un risultato accettabile, ho intenzione di procedere senza avventatezza“. Lo ha affermato il Presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, in un articolo pubblicato, recentemente, sul sito web della Banca Centrale Statunitense. Il principale protagonista della politica monetaria americana ha suggerito di mantenere un atteggiamento improntato alla prudenza in un momento in cui l’inflazione galoppante negli USA ha raggiunto i massimi da 40 anni e nell’Eurozona non sembra voler arrestarsi nel breve periodo.

Un’inflazione italiana del 6%, la Germania del 7,40%, la Spagna del 9,8% ed altre percentuali di Stati Europei sempre in linea, ma in attesa di rialzi, non ci fanno ben sperare sul prossimo valore del nostro potere d’acquisto.

Oro, assicurazione del potere d’acquisto

Le esperienze vissute in passato in molti paesi del mondo, in particolare negli USA e nell’UE, hanno mostrato ai risparmiatori come un continuo e generalizzato aumento dei prezzi a fronte di salari stabili generi una consistente riduzione del potere d’acquisto che i consumatori tenderanno a compensare sostituendo i propri risparmi, in forma monetaria, con beni rifugio come l’oro i cui prezzi aumentano e pertanto preservano il valore dell’investimento ossia il potere d’acquisto.

Nonostante il prezzo dell’oro sia leggermente sceso nei giorni scorsi, se osserviamo le quotazioni dal 1974 ad oggi, osserviamo una tendenza storica positiva, testimone della capacità dell’oro di essere un bene rifugio in grado di aumentare il proprio valore quando aumenta il livello generali dei prezzi. Perciò non dovrebbe stupire se in questo periodo la principale voce degli attivi delle più importanti banche centrali mondiali sia proprio l’oro e se molti investitori hanno deciso di diversificare i propri investimenti aumentando la percentuale detenuta in oro fisico.

“Solo con l’oro potete proteggere i vostri risparmi dall’espropriazione causata dall’inflazione” parole di  Sir Alan Greenspan, FED US-Notenbank Chef 1987-2006”.

Da tempo noi di Confinvest consigliamo d’investire in oro fisico, almeno un buon 10/15%  sul totale del patrimonio mobiliare posseduto.

Le percentuali d’incremento dell’indice MOM (Medie Oro Monetato), da noi gestito, in questi ultimi anni ha dimostrato come i nostri suggerimenti abbiano sempre avuto, in prospettiva, valenze positive.

Come chiedere informazioni e concretizzare i nostri suggerimenti?

Dal 1983 operiamo nel settore dell’oro da investimento, garantendo qualità e sicurezza. Nel 2019 siamo diventati la prima azienda quotata in Borsa del settore ed inoltre siamo entrati nel campo fintech, aprendo nuove prospettive societarie, di sviluppo nel futuro.

Vi attendiamo nella nostra Sede per informazioni e consulenze a pochi passi dal Duomo di Milano.

Abbiamo la sede in Piazza Affari (Via della Posta 8) proprio di fronte al Palazzo della Borsa.

Operiamo su tutto il territorio nazionale, anche con convenzioni bancarie, Private Banking e privati risparmiatori.

Oltre a prospettare  forme d’investimento (Legge 7/2000) e piani di accumulo (Conto Lingotto) intermediamo monete e lingotti (provenienti anche da patrimoni familiari) alle quotazioni più alte Europee.

Un gruppo di Consulenti di Confinvest è sempre a disposizione al n. 028645 5047 – confinvest@confinvest.it – www.confinvest.it per gestire e risolvere qualsiasi problematica.

I nostri lingotti hanno certificazioni internazionali, che garantiscono la purezza a titolo 999.9 millesimi ed inoltre monete d’oro, con certificazione di autenticità.

Confinvest è da tempo una realtà Europea.

Oro, sempre oro.

Oro, sempre Confinvest.

Oro, sempre 028645 5047.

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest GV