GHEDDAFI ed il suo oro

Nelle nostre ultime newsletters di curiosità, abbiamo brevemente accennato all’oro posseduto  dallo Zar, all’oro trafugato dai Nazisti, ai depositi della Banca d’Italia, all’oro nella storia  ed alle presunte numerose  tonnellate in possesso della Santa Sede.

Non potevamo certo dimenticarci dell’oro del Colonnello Muammar Gheddafi.

La  Libia, un paese molto ricco di gas, petrolio e tanta ricchezza finanziaria, è stato retto per diversi anni dal Colonnello Gheddafi, che per assoluta ambizione intendeva  pianificare una valuta panafricana, in grado soppiantare il Franco delle colonie Francesi. Istituito nel 1945 il CFA (Franco delle Colonie Francesi in Africa) gestito da Parigi, ora pensionato   dal Presidente  Macron, che ha messo  fine   al sistema monetario in Africa.

Al tempo il Colonnello si era illuso  di poter effettuare  una riforma,  che avrebbe avuto effetti devastanti sull’economia Europea ed Americana.

Era sua intenzione creare una moneta unica Africana, in sostituzione del Franco Francese  (CFA).

Il Dinaro d’oro, così denominato, sarebbe stato una moneta  del valore indicato nella quantità concreta d’oro e non legato al valore ipotetico delle banconote.

L’introduzione del Dinaro, avrebbe riscritto tutto l’assetto monetario Africano, scalzando ovviamente il CFA e danneggiando gli interessi ed i possedimenti  Francesi.

Potere, energia, petrolio e soldi, sono stati le vere ragioni  che hanno mosso parte del Mondo a dichiarare guerra a Gheddafi, dando inizio  però ad un disastro  che ha trascinato nel caos la Libia, con gravi ripercussioni sui problemi immigrazione.

Una storia tutta da riscrivere, la politica Francese che prima ha armato Gheddafi per poi scaricarlo, ma  anche per il non ancora chiarito, in assoluto, il presunto finanziamento di 50 milioni di Euro, che avrebbe ricevuto Sarkozy, per la sua campagna Presidenziale.

Con l’intento di creare la nuova moneta, Gheddafi accumulò una riserva aurea molto importante. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, nel 2011 le riserve auree in Libia ammontavano ad oltre 140 tn.

Braccato e meno potente, nel 2017 Gheddafi riuscì comunque a spostare parte delle riserve auree, per oltre 8 miliardi di oro, verso il Sud Africa, il Kenia ed il Burkina Faso.

 

Uno dei tesori  forse più consistenti, più misteriosi e nascosti  al mondo,  introvabile ed inafferrabile.

L’intervento armato contro Gheddafi, spinto soprattutto dalla Francia, mise fine al Regime Libico ed alla vita del Colonnello Gheddafi, il 20 ottobre del 2011.

Un immenso quantitativo d’oro  a metà tra mito, fantasie  e depositi sparsi in diverse Nazioni, la maggior parte in Svizzera ed in Belgio.

Una vera caccia al tesoro che da anni si cerca di stanare.

Intrighi tra importanti Istituti Bancari internazionali, Ambasciate, diplomatici e Governi che hanno scoperchiato creste e commissioni illegali sulle varie transazioni commerciali  di  gas e petrolio.

Confinvest intende creare una nuova moneta legata all’oro, magari denominandola  “Eurogold”?

NO….., assolutamente no!

Ci accontentiamo di utilizzare l’oro (monete e lingotti) a favore della Clientela che cerca di salvaguardare il proprio potere d’acquisto ed a difesa, da tempo lo affermiamo, del fenomeno inflattivo, che sta galoppando velocemente in tutta Europa.

Pertanto oro fisico, in misura di un buon 15 – 20%  sul  mobiliare posseduto a difesa e garanzia dei faticosi risparmi, accantonati in tanti anni di lavoro.

Come fare, come ottenere informazioni?

Solo telefonando a Confinvest al NR. 028645 5047, ottenendo prospetti e ragguagli sull’investimento.

Confinvest, con Sede in Piazza Affari – di fronte il Palazzo della Borsa (Via della Posta 8) è l’unica Società del settore quotata in Borsa ed opera su tutto il territorio nazionale.

 

Oro, sempre oro.

Oro, sempre Confinvest.

Oro, sempre al n. 028645 5047.

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest – GV