BITCOIN, come ORO?

No, certo ! Per definizione un bene rifugio è caratterizzato da un andamento anticiclico rispetto all’andamento del mercato azionario.

In questi giorni, in cui le Banche Centrali prospettano politiche restrittive, gli investitori abbandonano le borse, alla ricerca di porti sicuri.

Il valore dell’oro aumenta. Nella prima settimana di gennaio è aumentato di 2 euro al grammo; invece, il prezzo del Bitcoin continua ad avere  una  tendenza negativa, iniziata nel 2021, crollando definitivamente a quota 35.000 dollari a fine gennaio.

Il segnale proveniente dai prezzi, prospetta una cruda realtà che gli investitori avevano ignorato ossia che il Bitcoin e le altre criptovalute, non sono un bene rifugio a differenza dell’oro.

A riprova di questo vi sono le dichiarazioni di alcuni analisti:

“Nonostante attendiamo che la Fed annunci l’inizio di un ciclo di aumenti dei tassi, l’oro sta tenendo bene. Il supporto al metallo prezioso giunge dall’ inflazione elevata e dalla volatilità crescente dei mercati”.

“ Nel giro di una settimana sono stati bruciati centinaia di miliardi di dollari, la pazienza nei confronti delle promesse del mondo blockchain si sta esaurendo “

Criptovalute ed assorbimento energetico: un problema primario.

Inoltre, ad oggi, non è stato ancora sciolto il nodo dell’assorbimento energetico prodotto dalla generazione di criptovalute, in gergo tecnico denominato “mining”, che ha effetti distorsivi sul mercato energetico di molti paesi che hanno vietato per legge e di fatto, tale attività con una repressione durissima. Emblematici sono i casi di Kazakistan e Cina, in cui il prezzo dell’energia sta crescendo a ritmi insostenibili, per la popolazione e le imprese. Sicuramente d’ importanza non secondaria, rispetto agli effettivi negativi sul mercato dell’energia, vi sono anche gli effetti sull’ambiente del mining, che rendono sempre più difficoltoso, il rispetto degli accordi sulle emissioni contenuti nelle convenzioni.

L’oro bene rifugio per definizione

Oggi le criptovalute e altri strumenti finanziari alternativi possono indurci a credere che è possibile ripararsi dalle crisi con beni rifugio “nuovi”. Invece un investimento in oro in momenti di crisi permette di salvaguardare il proprio capitale.

La stretta monetaria in arrivo minaccia soprattutto i settori ad alta crescita, come quello tecnologico. Le pressioni inflattive, in un contesto di forte crescita, favoriscono azioni cicliche, come gli aumenti delle materie prime: molte materie prime non hanno ancora trasferito ai consumatori i loro aumenti di costo e quando questo processo si realizzerà, i  prezzi al consumo cresceranno vertiginosamente.

Il costo della vita risulterà più alto rispetto al recente passato e pertanto, per salvaguardare il nostro potere d’acquisto, servirà un check del portafoglio dei risparmiatori ed investitori.

Oro, sempre oro, è la strada  più sicura che Confinvest consiglia dal 1983, per combattere e difenderci dall’inflazione e per  dare garanzia ai risparmi, faticosamente accumulati.

La realtà Confinvest

Suggeriamo sempre investimenti in oro, utilizzando lingotti e monete d’oro, in particolar modo le Sterline Elisabetta II, per una maggiore facilità di monetizzazione, in caso di eventuale vendita futura.

Confinvest, unica realtà di settore, quotata in Borsa opera su tutto il territorio nazionale.

Ha Sede in Milano – Piazza Affari – di fronte il Palazzo della Borsa (Via della Posta n.8).

I Consulenti di Confinvest, sono sempre a disposizione per fornire informazioni nello specifico settore ai seguenti recapiti:

Confinvest, svolge, oltre al settore investimenti, anche una gestione del materiale aureo (patrimonio familiare), in caso di monetizzazione, riconoscendo le più alte quotazioni Europee, con liquidazioni tramite bonifici istantanei od assegni circolari senza alcuna commissione.

Inoltre un deposito assicurato al 100%, è a disposizione della Clientela per depositare il materiale aureo acquistato. Gratuito per il primo anno.

 

Oro, sempre oro

Oro, sempre Confinvest

Oro, sempre 028645 5047

 

 A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest – GV