Habemus aurum ?

Sua Santità non ce ne voglia, se ci permettiamo d’individuare o meglio se cerchiamo di capire, se il Vaticano abbia veramente ingenti depositi d’oro.

Si vocifera che la Chiesa Cattolica Romana possegga ben oltre 60 tonnellate di oro.

Ne risulterebbe pertanto, che il più piccolo Stato del Mondo, in proporzione, avrebbe un quantitativo d’oro maggiore di Stati come la Cina, gli Stati Uniti o la Russia.

Il più grande tesoro aureo dell’umanità

A prezzi correnti, si stima il valore di questo deposito, se esistente, ammonterebbe ad oltre 3.500 miliardi di Euro.

Risulterebbe che di fatto, la Chiesa Romana sia tornata, nello specifico settore, in una posizione dominante, dai tempi della caduta del Sacro Romano Impero, in cui controllava circa il 25% di tutto l’oro presente all’epoca.

Ma dove si troverebbe tutto questo oro? Sicuramente un buon 20% si dovrebbe trovare nei sotterranei del Vaticano ed il resto in numerose riserve, non però ufficialmente dichiarate.

Probabilmente collocate in paesi Occidentali, Federal Reserve Bank, Fort Knox, Banche Private e Società Finanziarie in varie parti d’Europa.

Ci parrebbe strano pensare, se parte di questo oro fosse depositato ….. in Paesi Sovietici!

Una domanda risulta però spontanea: ma a che cosa servirebbe  alla Chiesa Cattolica accumulare queste enormi quantità di oro?

Dovremmo però considerare che lo Stato del Vaticano non è solo il Capo assoluto della gerarchia ecclesiastica, ma è uno Stato indipendente e che opera investimenti in vari settori. Attività non sempre però redditizie, vedesi il recente scandalo del Palazzo di Londra, Monsignor Angelo Becciu e tante altre operazioni finanziare, il più delle volte tenute gelosamente riservate.

Nel corso dei secoli, le proprietà della Santa Sede, si sono accumulate fino a formare un vero enorme tesoro, forse il più grande in assoluto. Un accumulare di tali ricchezze, criticato da molti come ben lontano dallo spirito apostolico e dallo spirito di umiltà, di povertà e generosità raccomandato dall’insegnamento di Cristo. “Santi in Paradiso”, nel corso dei secoli, hanno permesso una tesaurizzazione di tali patrimoni.

Ma noi, non entriamo comunque ed ovviamente, per rispetto, in polemiche sulla sacralità e scelte dell’attuale impianto amministrativo del Vaticano.

Dunque una nuova formula?  …… ANNUNTIO VOBIS GAUDIUM  MAGNUM, HABEMUS AURUM?

Noi ci limitiamo solo a determinare e valutare la consistenza dell’enorme deposito.
Confinvest, molto più modestamente, non può vantare “oro benedetto” ma semplici monete e lingotti, per promuovere vere forme d’investimento e piani di accumulo (Conto Lingotto).

I nostri “Santi in Paradiso”, sono i nostri Clienti, che ci seguono dal 1983.

Basta una telefonata –  0286455047 –  per ottenere ragguagli sul  come acquistare o vendere materiale aureo.

Operando su tutto il territorio nazionale, Confinvest è l’unica Società di settore, ad essere quotata in Borsa.

Oro. Sempre oro.

L’indice M.O.M (indice Medie Oro Monetato), ha superato, in positivo, dall’inizio anno il 9%.

Habemus aurum?….  Habemus Confinvest!

 

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest – GV