Materie prime: cosa sta succedendo ai prezzi?

Il mercato delle materie prime è sotto i riflettori. Quest’anno, le commodities, sopratutto il comparto energetico, hanno assistito ad una crescita vertiginosa nei prezzi. Le cause di questa esplosione nei costi delle materie prime sono diverse. In primo luogo, i timori per l’inflazione e le difficoltà nelle catene di fornitura.

Grafico prezzo delle materie prime (Fonte: Investing.com)

Secondo i dati riportati da Investing.com, dall’inizio dell’anno il prezzo del gas naturale è aumentato circa del 120%. Anche gasolio, caffè e cotone hanno avuto crescite degne di menzione. Soltanto nella mattina del 30 settembre, il prezzo del cotone ha registrato un +10%.

Gli effetti di questa situazione sul mercato delle materie prime sono già evidenti. Un esempio molto discusso è quello della “stangata” sulle bollette di luce e gas. I consumatori, le famiglie e le imprese sono i primi soggetti a subirne le conseguenze. Secondo le indagini di Arera, la spesa annuale media di elettricità per un nucleo famigliare sarà di circa 631 euro. Come evidenzia anche il Corriere della Sera, la variazione rispetto al 2020 è del 30%.

Materie prime ed inflazione: la necessità di proteggere il risparmio

L’aumento vertiginoso nel costo delle materie prime potrebbe avere un impatto significativo in termini macro economici. Se da un lato, le previsioni sull’inflazione non sono ottimistiche, l’aumento di prezzo di materie prime e beni alimentari rappresenta un ulteriore minaccia per il potere d’acquisto.

All’interno di questo scenario si colloca la necessità di applicare una strategia a copertura del proprio risparmio. Allocare la liquidità in maniera alternativa, utilizzando asset in grado di resistere all’inflazione, potrebbe costituire una possibile soluzione. Acquistare Sterline, Marenghi, Krugerrands od altre monete d’oro è una modalità alternativa di gestire il proprio denaro.

In questi giorni, Wisdomtree, importante fondo di investimenti, ha reso nota la sua visione ottimistica sull’oro. Secondo gli analisti del fondo, il metallo potrebbe tornare a scambiare sopra i 1890 dollari l’oncia. Al traino delle quotazioni, come anticipato, i livelli dell’inflazione, che continua a posizionarsi intorno al 5%.

Confinvest, dal 1983 la soluzione per investire in oro fisico

Confinvest, Operatore Professionale Oro, offre forme di investimento in oro fisico, utilizzando monete d’oro (Sterline, Marenghi, Krugerrands, Dollari, Pesos, ecc…) e Lingotti d’oro a titolo 999.9 (LBMA).

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Le quotazioni di Confinvest, sono pubblicate sulla quasi totalità dei quotidiani nazionali.

La Sede di Confinvest è ubicata in Milano – Piazza Affari (Via della Posta n.8) – di fronte al Palazzo della Borsa.

Confinvest opera su tutto il territorio nazionale

A cura dell’Ufficio Stampa di Confinvest

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