Inflazione alle porte? Come gestire il nostro potere d’acquisto

Una stagione di inflazione è in arrivo?

Spesso per capire con maggior chiarezza gli aspetti fondamentali dello scenario economico è necessario osservare la situazione oltreoceano.

Gli americani e l’inflazione

Negli Stati Uniti, il dibattito finanziario è molto concentrato su questo tema. Questa tendenza comincia dall’operato della Federal Reserve. Secondo quanto riportato da diverse testate e siti di informazione, al 21 luglio 2021 il bilancio si attestava a 8.24 trilioni di dollari. Nella settimana precedente, il bilancio era aumentato di 39 miliardi di dollari. Solo nel mese di luglio, la Fed ha iniettato circa 162 miliardi di dollari nel sistema finanziario.

Fonte: FRED

Quali effetti potrebbe avere questa politica monetaria ultra espansiva? Quali potrebbero essere le principali conseguenze in termini di inflazione? Gli americani si sono già formulati alcune idee in merito. Come riportato su diversi portali di informazione, alcuni hanno cominciato a fare i propri conti. Un caso curioso è quello del prezzo degli hamburgers. Secondo alcuni, l’aumento dell’inflazione potrebbe impattare in modo notevole sul prezzo dell’alimento cardine della dieta americana. Nelle affermazioni di ristoratori e proprietari di diners, gli hamburger potrebbero arrivare a costare anche 40 o 50 dollari. Naturalmente, non siamo ancora arrivati a questo punto. Ma dietro l’ironia di queste affermazioni si nascondono tutte le difficoltà di un sistema incapace di misurarsi con il limite nella stampa monetaria.

L’aumento di prezzo degli alimenti

L’esempio dell’aumento dei prezzi di hamburgers e altri alimenti ha un significato preciso. L’aumento dei salari minimi e la crescita dei costi sono elementi che impatteranno in modo negativo sul portafoglio del cliente finale. Questa situazione si sta già profilando in America, dove i costi dei beni alimentari sono saliti vertiginosamente, nonostante una leggera flessione nelle ultime settimane.

Fonte: Statista

Anche l’andamento mensile del Commodity Food Price Index è un segnale importante sotto questo profilo.

Fonte: Indexmundi

I beni scarsi: l’altro lato della medaglia

L’aumento dell’offerta monetaria (la politica dell’UE docet, si pensi alla gestione del Recovery Plan), dunque, tende ad impattare negativamente sul potere d’acquisto e sul prezzo dei beni. Diversamente, la scarsità di un bene tende ad aumentarne il valore. Un esempio utile per chiarire questo concetto è il prezzo del caffè negli ultimi giorni.

Fonte: Macrotrends.net

La recente ondata di gelo che ha colpito il Brasile, uno dei più importanti produttori di caffè a livello globale, ha falcidiato la filiera produttiva. La pianta del caffè, infatti, è molto sensibile al freddo. Il risultato è che il declino nella produzione ha fatto crescere il prezzo della materia. Gli analisti prevedono che in futuro il prezzo potrebbe salire ancora.

L’oro: il bene scarso per natura

L’oro è un bene molto scarso in natura. Proprio a causa di questa sua peculiarità, esso tende a conservare il proprio valore. Qualora altri driver del prezzo dell’oro dovessero verificarsi, esiste anche la possibilità che le quotazioni del metallo si evolvano in favore di coloro che lo possiedono. Non si intendono dare consigli di investimento, e le performance passate non sono indicative di quelle future. Tuttavia, è sufficiente dare uno sguardo alle quotazioni nel ventennio 2000 – 2020 per avere una panoramica più completa.

Per questa ragione, acquistare Monete e Lingotti d’oro è una strategia per gestire l’inflazione e le sue conseguenze. Possedere un asset liquido, che funga da surrogato del denaro, è utile in scenari dove l’aumento dei prezzi e l’erosione del potere d’acquisto minacciano il proprio risparmio.

Confinvest, Operatore Professionale Orounica realtà del mercato quotata in Borsa, suggerisce di inserire nei propri asset una percentuale di oro fisico dal 10 al 15% sul mobiliare posseduto. La struttura, dal 1983 collabora con Investitori privati ed Istituzionali, Banche (anche in convenzione), Strutture Finanziarie, Private Banking e Family Office. I nostri consulenti sono sempre a disposizione per fornire consulenze, stime e perizie in modo gratuito, al numero 02 86 45 50 47, oppure all’indirizzo confinvest@confinvest.it.

Lo staff di Confinvest, che nel mese di agosto resterà a disposizione per consulenze e gestioni, augura a tutti dorate vacanze.

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