Monete d’oro e lingotti: perché averli in portafoglio

Monete d’oro e lingotti dovrebbero essere il fondamento di ogni portafoglio. Sebbene questa considerazione appartenga a Brent Johnson, esperto di mercati finanziari, essa è condivisa da numerosi analisti.

La ragione è molto semplice: l’oro offre copertura dal rischio. Di più, l’oro è un asset in grado di offrire stabilità al portafoglio.

La performance dell’oro in risposta al Covid Crash

Come già detto, una delle caratteristiche chiave dell’oro è la sua capacità di stabilizzare il capitale. Durante il cosiddetto Covid Crash, l’oro ha confermato in modo significativo questo ruolo all’interno dei portafogli. In tutti i maggiori mercati, eccetto quello cinese, ha avuto una performance migliore rispetto alle valute e agli indici azionari locali.

Fonte: Report In Gold We trust (2021)

Non soltanto uno scudo contro l’incertezza degli indici, ma anche in risposta al deprezzamento delle valute. Sotto questo profilo, è importante considerare che molte valute FIAT, nel corso della storia, sono andate incontro a forti svalutazioni. Ciò dipende in modo rilevante anche dall’attività delle Banche Centrali. Al contrario, l’oro ha mantenuto la direzione. Dal 2001 al 2021, il metallo ha registrato una performance media annua del +9,5%. Dall’inizio del 2021, la performance del metallo ha avuto una leggera flessione, ma considerando le quotazioni, secondo gli analisti, rimane un asset di rilievo.

Insomma, è importante pensare non soltanto all’allocazione delle proprie risorse, ma anche della propria liquidità.

La “tazza con manico”: la figura che potrebbe spiegare il prezzo dell’oro

Secondo molti analisti, in questo momento il grafico dell’oro ha l’aspetto di una tazza con manico. La tazza con manico (cup with handle) è una figura tecnica molto apprezzata. In questo caso, secondo gli esperti, si tratta di uno schema d’impostazione rialzista.

Un grafico del portale kitco.com illustra bene questo tipo di pattern.

Fonte: kitco.com

Si erano già verificati in passato due esempi di tazza con manico. Il primo negli anni dal 1975 al 1978, il secondo dal 1996 al 2004. In entrambi i casi, il prezzo dell’oro ha avuto un trend fortemente rialzista. Opinione degli analisti è che oggi ci troviamo nella terza tazza con manico del metallo, che potrebbe portare l’oro a 3000 dollari l’oncia. Le performance passate non sono indicative di quelle future e non si vogliono offrire consigli di investimento. Questi grafici hanno la funzione di descrivere l’andamento dell’oro.

Monete d’oro: il caso della Sterlina Elisabetta II

Una menzione necessaria è quella della Sterlina d’oro Elisabetta II. La moneta da investimento più famosa del mondo nel 2002 costava circa 80 €. Oggi, le Sterline Nuovo Conio vengono negoziate con un prezzo di lettera superiore ai 370 €. Ora, al netto delle distorsioni dovute dall’inflazione, questa valutazione di primo livello è utile per capire la logica degli investimenti in oro fisico. Il metallo, tende a non perdere valore nel tempo. Chi ha acquistato Sterline oro nel 2002, oggi possiede un importante tesoretto.

Confinvest, Operatore Professionale Orounica realtà del mercato quotata in Borsa, suggerisce di inserire nei propri asset una percentuale di oro fisico dal 10 al 15% sul mobiliare posseduto. La struttura, dal 1983 collabora con Investitori privati ed Istituzionali, Banche (anche in convenzione), Strutture Finanziarie, Private Banking e Family Office. I nostri consulenti sono sempre a disposizione per fornire consulenze, stime e perizie in modo gratuito, al numero 02 86 45 50 47, oppure all’indirizzo confinvest@confinvest.it.

(Riproduzione riservata)

Scopri Conto Lingotto, l’innovativa soluzione per acquistare oro fisico, anche con importi accessibili: visita il sito per maggiori informazioni.