Oro: 5 cose da sapere sul metallo più prezioso di sempre

Nel corso della storia, l’oro ha ricoperto numerosi ruoli. È sempre stato simbolo di ricchezza e potere, spesso anche associato a divinità.

Ci sono molte curiosità che riguardano questo metallo prezioso. È caduto dalle stelle, viene utilizzato in numerosi campi della tecnologia, della finanza, e possiede proprietà chimiche uniche.

Siamo sicuri di conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’oro, principe dei metalli?

L’origine dell’oro: il metallo caduto dalle stelle

L’oro proviene dal cosmo. Tutto cominciò con una sequenza di reazioni nucleari capaci di dare luogo ad elementi con un numero atomico sempre più elevato. Tanto più elevato è il numero atomico, tanta più violenza è necessaria nell’episodio cosmico che lo origina. Per questa ragione, al fine di dare origine al metallo prezioso, il cui numero atomico è il 79, è necessario che si verifichi una dinamica di potenza inimmaginabile: uno scontro tra stelle di neutroni. Queste sono le stelle più dense conosciute dall’uomo dopo i buchi neri.

Dalla preistoria ai giorni nostri

Fin dalla preistoria, l’uomo è stato molto attratto dall’oro. Un materiale caldo e rilucente, in grado di non ossidarsi e di resistere alla furia degli elementi. L’oro si trova in natura in quantità scarsa, e per millenni i nostri antenati lo hanno lavorato con tecniche più o meno sofisticate. Il punto di fusione dell’oro, infatti, si raggiunge a circa 1000 gradi, un valore relativamente basso se si considera che quello del tungsteno si ottiene intorno ai 3422 gradi. Tutti conosciamo gli ornamenti prodotti dalle civiltà precolombiane, fino ai suoi impieghi nella gioielleria più moderna. Non tutti sanno, però, che l’oro è molto utilizzato anche nel campo dell’HI TECH. L’oro infatti ha delle proprietà che ne fanno un ottimo componente per numerosi dispositivi. Un esempio? Lo avete in tasca: una piccola quantità è contenuta all’interno dei telefonini.

L’oro come mezzo di scambio

Scarsità, frazionabilità e portabilità sono tutte caratteristiche del metallo che lo hanno reso un valido mezzo di scambio. I primi lingotti, infatti, risalgono al III millennio a.C. Col tempo, venne coniato in forma di monete ed il primo a farlo fu Creso, re della Lidia, intorno al 560 a.C. Il metallo, infatti, essendo molto malleabile, non poteva essere utilizzato per produrre armi o altri tipi di strumenti. La sua malleabilità è anche la ragione per cui venne scelta la moneta come formato più adatto per la circolazione.

Il metallo prezioso e l’Italia

In Italia c’è oro. In molti, ancora oggi, vanno a caccia di pepite nelle acque del Sesia e di altri fiumi nel nord del Paese. Anni fa, erano presenti anche miniere e giacimenti. Il più grosso tra questi, quello situato nelle adiacenze del Monte Rosa. Sono celebri, inoltre, i distretti orafi in Italia. Oltre ai più noti hub aretini, sono conosciuti anche quelli di Alessandria, Vicenza e Valenza. Infine, la Banca d’Italia è uno degli Istituti con le maggiori riserve auree al mondo. Ad oggi, il volume complessivo dell’oro custodito all’interno dei suoi caveaux è stimato intorno alle 2.500 tonnellate.

Il bene rifugio più riconosciuto

Il metallo giallo è il bene rifugio più riconosciuto al mondo. L’oro fisico, in forma di monete (Sterline, Marenghi, Dollari, Krugerrand, Pesos, ecc.), lingotti o anche di singoli grammi è l’asset più utilizzato da risparmiatori ed investitori per tutelare il proprio portafoglio. Per acquistare monete e lingotti da investimento, è necessario chiedere supporto a Operatori Professionali in Oro iscritti all’elenco di Banca d’Italia. Confinvest, unica realtà del mercato quotata in Borsa, dal 1983 è un punto di riferimento per Investitori privati ed Istituzionali, Banche, Strutture Finanziarie, Private Banking e Family Office.

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