Dal baratto all’oro fisico: l’evoluzione dei modelli di scambio

Per millenni, l’oro fisico è stato il principale mezzo di scambio.

Oggi è un asset da investimento, il cui ruolo è la tutela del potere d’acquisto. Tuttavia, esso ha rappresentato per molto tempo il fulcro delle relazioni commerciali.

Come si è arrivati a questo punto? Come ha fatto l’oro fisico a diventare un mezzo di scambio?

Il baratto, lo scambio diretto di beni

All’interno delle società, il baratto è sempre esistito.

Ancora oggi, questo modello di negoziazione e scambio viene utilizzato. Tuttavia, si tratta di un’impostazione applicabile ad ambiti circoscritti, in cui le due parti della negoziazione sono spesso familiari, parenti o individui appartenenti alla stessa cerchia sociale.

All’interno di un mercato esteso e complesso, in cui avvengono numerosi scambi e negoziazioni, il baratto è un modello non sostenibile.

Il problema fondamentale di questa impostazione commerciale può essere rintracciato nell’asimmetria tra ciò che si vuole ottenere e ciò che si desidera offrire in cambio. Non è detto, infatti, che il proprietario di ciò che interessa ad un individuo sia incline a cederla in cambio di qualcosa in possesso di quest’ultimo.

I problemi legati allo scambio diretto di beni

Il baratto, in definitiva, presenta alcune criticità.

In primo luogo, una criticità di tipo proporzionale. Essa si manifesta nelle circostanze in cui i due beni oggetto dello scambio hanno un valore molto diverso tra loro. La difficoltà nel frazionare il bene più costoso in piccole parti produrrebbe un’inefficienza. Sarebbe complesso, ad esempio, scambiare un carico di frutta con una barca.

Una seconda inefficienza è data dal fattore temporale e della deperibilità dei beni. Scambiare un bene soggetto a deterioramento con un bene durevole e robusto potrebbe creare problemi. Nell’esempio precedente, quante possibilità si avrebbero di possedere nello stesso momento abbastanza frutta da poterla scambiare con un’imbarcazione? La frutta raccolta marcirebbe prima di aver concluso lo scambio.

Quella logistica rappresenta la terza criticità. Pensiamo ad esempio di dover scambiare un terreno agricolo con un immobile. I due beni, potrebbero trovarsi in località diverse e tra loro distanti. Come potrebbe essere gestita l’operazione in questo caso?

Questi tre problemi legati al baratto lasciano intendere la necessità di un mezzo di scambio per gestire le transazioni.

L’importanza dei mezzi di scambio

Le criticità del baratto come modello di negoziazione hanno imposto, nel corso della storia, la necessità di utilizzare dei mezzi di scambio.

Cos’è un mezzo di scambio? Si stratta di un bene facilmente negoziabile, in quanto è desiderato da entrambe le parti e riutilizzabile in future transazioni.

Tuttavia, anche nel caso dei mezzi di scambio è importante considerare che la loro efficienza dipende dalle dimensioni del mercato di riferimento e dal valore dei beni scambiati.

Il denaro è un mezzo di scambio, in quanto non è un bene di consumo o che viene utilizzato per produrre altri beni. L’unica funzione del denaro è quella di essere scambiato.

Oro fisico: quando il metallo diventa mezzo di scambio

Nel corso della storia, molti beni sono stati utilizzati come mezzi di scambio. Conchiglie, sale, perle, bestiame e, naturalmente, i metalli preziosi.

Questi ultimi, ed in particolare l’oro fisico, hanno ricoperto un ruolo dominante nel sistema dei mezzi di scambio. Ciò è stato reso possibile grazie ad alcune caratteristiche specifiche dell’oro, che ne hanno elevato l’importanza all’interno delle negoziazioni.

L’oro fisico, infatti, è facilmente frazionabile. Esso possiede una commerciabilità di scala, che lo rende un bene che può essere organizzato in diverse quantità, in base a quanto richiesto dalla transazione in cui viene impiegato. Ad esempio, possedere una certa quantità di Sterline d’oro o di Marenghi d’oro, in passato, permetteva di poterne cedere un numero ben definito a seconda del bene che si desiderava acquisire.

Inoltre, l’oro fisico è un bene con un alto valore al grammo. Questo lo rende un bene facilmente trasportabile. Un lingotto d’oro da un chilo a quanto frumento corrisponde? Rispondere a questa domanda significa comprendere la facilità nella gestione dell’oro come mezzo di scambio, ed il conseguente successo che questo metallo prezioso ha avuto come surrogato del denaro.

Un bene durevole, riserva di valore

L’elemento più importante che definisce l’oro fisico come mezzo di scambio, tuttavia, è la continuità del suo valore. Infatti, la commerciabilità nel tempo è la caratteristica più importante per rendere un bene un utile strumento per gestire le negoziazioni. Essa dipende dalla capacità di un bene di non deteriorarsi e di non subire il trascorrere del tempo.

L’oro fisico risponde molto bene a questa esigenza, in quanto si tratta di un metallo che non tende a deteriorarsi. Questa sua caratteristica, insieme alla sua capacità di rispondere bene all’inflazione, lo rendono un eccellente riserva di valore.

L’oro fisico tende a conservare il proprio valore nel tempo, e può essere utilizzato per immagazzinarvi la propria ricchezza. Chi possiede monete d’oro o lingotti d’oro, non è soltanto beneficiario di un bene liquido con un valore molto alto. Egli detiene la ricchezza di coloro che hanno scelto quel bene per dare continuità al valore dei propri possedimenti.

In virtù di queste sue caratteristiche, l’oro fisico è stato da sempre utilizzato come mezzo sicuro, affidabile e desiderabile per perfezionare gli scambi nelle società umane.

I concetti riportati nel presente articolo sono stati assimilati dal libro Il Bitcoin Standard – L’alternativa decentralizzata alle banche centrali di Saifedean Ammous.

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