La Sterlina: sviluppo ed evoluzione di una moneta d'oro centenaria -

La Sterlina d’oro è la moneta più conosciuta al mondo.

Per più di due secoli, ha continuato a circolare: prima come valuta di scambio, poi come asset da investimento.

Ancora oggi, la Sterlina d’oro viene negoziata sulle principali piazze finanziarie, come asset fisico e bene rifugio a tutela del potere d’acquisto.

Ma quali sono le sue origini? Qual è la storia della Sterlina d’oro?

La Sterlina d’oro: origini e sviluppi

La coniatura della Sterlina d’oro ebbe inizio durante il regno di Re Giorgio III.

Fino ad allora, erano circolate altre tipologie di monete d’oro, ed in particolare la ghinea, che erano molto simili a quelle scambiate negli anni precedenti al regno di Re Giorgio III.

La ghinea d’oro aveva circolato in Gran Bretagna dal 1663 al 1816.

A seguito del Great Recoinage del 1816, il Governo Inglese ristabilì i parametri di peso per la valuta. Questa scelta monetaria fu varata per stabilizzare la valuta britannica a seguito delle Guerre Napoleoniche.

Così, negli ultimi anni del regno di Giorgio III, nel 1817, terminata la monetazione delle vecchie valute, in Inghilterra si cominciò a coniare la Sterlina d’oro.

Venne stabilito che il peso lordo della moneta doveva essere di 7,98 grammi, con un corrispettivo di oro puro pari a 7,32 grammi.

L’incisione di questa nuova moneta, che veniva prodotta dalla Zecca Reale Inglese, fu commissionata a Benedetto Pistrucci, noto incisore italiano attivo in quel periodo.

In seguito, il disegno delle monete venne affidato ad altri artisti. Ma l’opera di Pistrucci rimane senza dubbio, tutt’oggi, la più riconosciuta. Infatti, l’incisione che ritrae San Giorgio nell’atto di sconfiggere il drago, è attribuibile proprio a questo artista.

L’espansione Inglese e l’estensione della produzione

Di pari passo con l’espansione ed il consolidamento del potere inglese, vennero fondate nuove Zecche. Questo fatto è un forte segnale del prestigio e della potenza della Corona. In quegli anni, infatti, stava vivendo una fase di forte apogeo a livello globale.

Con l’apertura di nuove zecche, la Sterlina d’oro cominciò a ritagliarsi uno spazio notevole nel sistema degli scambi. Nuove Zecche vennero integrate all’interno del Commonwealth e cominciarono a produrre sterline.

La Zecca di Sidney e quella di Melbourne diedero inizio alla coniazione della Sterlina d’oro Australiana. Così anche la Zecca di Perth, Pretoria, Ottawa e Bombay. Ognuna di queste zecche, negli anni successivi, cominciò a produrre le proprie sterline.

In pochi anni, insomma, la Sterlina d’oro divenne un vero e proprio punto di riferimento nel sistema commerciale.

Dal 1817, venne coniato un sottomultiplo di questa valuta, che è la Mezza Sterlina. Nel 1820, seguirono anche le cinque Sterline d’oro e le due Sterline d’oro.

Progressivamente, la coniatura della Sterlina d’oro venne interrotta dalle Zecche delle Colonie dell’impero. Dal 2000 ad oggi, infatti, la Sterlina d’oro viene gestita in Galles, dalla Royal Mint a Pontyclun, sotto l’attenta supervisione della Polizia del Ministero della Difesa.

Da 200 anni, il miglior asset per investire in oro

Perché ancora oggi la Sterlina d’oro è il punto di riferimento per investire in oro fisico?

Le sue caratteristiche, la rendono un asset molto vantaggioso per la tutela del potere d’acquisto.

Acquistare Sterline d’oro, infatti, consente di frazionare il proprio investimento. Possedere un paniere di monete, permette una gestione dinamica della propria riserva aurea, che può essere facilmente monetizzata oppure integrata con nuovi investimenti.

La notorietà della Sterlina d’oro, e la conseguente facilità di negoziarla, la rendono un asset molto liquido. Ciò significa che è facilmente acquistabile o rivendibile sulle principali piazze finanziarie.

L’acquisto di Sterline-oro, viene sempre e solo perfezionato tramite Operatori Oro Professionali iscritti all’elenco di Banca d’Italia, come la Confinvest F.L. S.p.A. di Milano, che opera su tutto il territorio nazionale.

La fatturazione è in esenzione IVA, a seguito della legge 7/2000, operativa dai primi giorni dell’anno 2000, recependo una norma Europea, eliminando anche il Monopolio.

Il presente articolo è stato elaborato dall’ufficio stampa di Confinvest F.L. S.p.A.