Bitcoin e Oro fisico: differenze tra asset monetari

La recente crescita dei prezzi delle criptovalute, in particolare del Bitcoin, ha attirato l’attenzione degli investitori.

Sempre più spesso, questa moneta virtuale viene definita “oro digitale”. Il motivo di questo paragone, è rintracciabile nel fatto che entrambi questi asset, oro e criptovalute, sono beni monetari, ossia quantitativamente limitati e con la stessa funzione del denaro.

Tuttavia, oro e bitcoin presentano alcune differenze.

Le differenze tra oro e bitcoin

Le caratteristiche fondamentali di questi due beni che portano investitori e risparmiatori a considerarli equiparabili sono due.

In primo luogo, oro e bitcoin, hanno un’offerta limitata. Sono beni scarsi. Per l’oro, questa caratteristica è dovuta dalla limitata quantità presente in natura e dalle limitate capacità estrattive dell’industria mineraria. Per le criptovalute, la scarsità è dovuta anch’essa dai limiti della capacità estrattiva prevista dall’algoritmo con il quale sono “minati” (mining).

La seconda caratteristica è dovuta al fatto che sia oro che bitcoin si pongono di fatto come alternative alla valuta FIAT. Con questo termine, come noto, s’intende il denaro comune (come dollari ed euro), che può essere – invece – creato ex nihilo. La stampa monetaria, ovvero il processo di produzione del denaro comune, è operato dalle Banche Centrali.

Tuttavia, come suggerito dal World Gold Council in una delle ultime pubblicazioni, oro e bitcoin presentano alcune differenze sostanziali. Più specificamente, queste differenze possono essere rilevate:

  1. Nelle dinamiche di mercato e nelle performance;
  2. Nel ruolo che questi asset ricoprono all’interno del portafoglio.

Cercheremo di analizzare brevemente le principali differenze tra questi due asset.

Investimenti, rischio e volatilità

Le criptovalute, di cui il bitcoin è senza dubbio la più conosciuta, hanno un carattere molto più speculativo in funzione del loro grande potenziale di crescita. Probabilmente, questa è la principale caratteristica, insieme alla scarsità, che ha attirato l’attenzione degli investitori.

Tuttavia, è importante considerare che ad un aumento della potenziale crescita corrisponde anche un incremento del rischio associato. Se da un lato, la moneta digitale ha quadruplicato il suo valore nel corso del 2020, dall’altro ha portato con sé un alto grado di volatilità.

Come mostrato da questo grafico, la volatilità del bitcoin è molto più alta rispetto all’equity (azioni), ai bond e all’oro.

Pertanto, un portafoglio esposto al bitcoin ha un grande potenziale di crescita. Ma il rischio che è associato a questa crescita necessita di essere mitigato. Una strategia valida per chi si colloca sul bitcoin, o su altre criptovalute, potrebbe essere quella di integrare oro all’interno del portafoglio. In questo modo, ci sarebbe un bilanciamento strategico che permetterebbe maggiore stabilità e rischi più calmierati.

Dunque, oro e bitcoin non si pongono come sostituti.

Inoltre, l’oro tende ad avere una correlazione negativa con l’andamento dell’azionario nei momenti di schock sui principali listini. Diversamente, in molte situazioni, il bitcoin ha dimostrato di avere un andamento correlato positivamente coi listini, per esempio con il Nasdaq.

Due monete, due funzioni

La moneta digitale è senz’altro un asset d’interesse, ma non può essere considerato (ancora) un bene rifugio come l’oro.

Il metallo prezioso, infatti, ha alle spalle una lunga storia e da sempre è considerato un affidabile surrogato del denaro. Per millenni è stato utilizzato come mezzo di scambio, e ancora oggi è un asset molto liquido con cui è possibile gestire il rischio e l’incertezza.

La performance del bitcoin e delle altre criptovalute sono da monitorare e gestire. Questi tipi di asset rimangono al centro dell’interesse di investitori e altri attori finanziari per una loro funzione di asset allocation strategica, in ottica di lungo termine e tattica per questo 2021.

Ma ad oggi, apparentare oro e bitcoin è probabilmente una scelta prematura.

Spesso, al bitcoin viene associata una dimensione più speculativa, mentre l’oro conserva il suo ruolo di bene rifugio e asset per proteggere la ricchezza cumulata.

Non intendiamo dispensare consigli di investimento, ma fornire una panoramica sulle soluzioni possibili, come asset monetari o surrogati degli stessi.

I rendimenti non sono garantiti e le performance passate non sono indicative di quelle future.

In un mondo in cui il denaro è sempre più diretto verso una forma di svilimento, il possesso di beni monetari quantitativamente limitati è una strategia necessaria.

La sinergia tra queste due monete, oro e bitcoin, potrebbe avere un valore strategico nei portafogli.

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