Acquistare oro fisico nel 2021: orientarsi tra mercati, liquidità e trend

Perché acquistare oro fisico, come forma di investimento, nel 2021?

Come noto, il 2020 è stato un anno molto positivo per l’oro. Secondo Websim, il guadagno in Dollari è stato del 24%, mentre in Euro si è collocato sul 13,30%.

Le performance passate non sono indicative di quelle future, e non esistono rendimenti garantiti. Tuttavia, senza dubbio, questi dati meritano una riflessione.

Il metallo giallo ha esordito nella terza decade del millennio superando la resistenza a 1.920 Dollari. Alla guida delle quotazioni, la percezione di investitori e risparmiatori di un possibile nuovo Cigno Nero.

Gli effetti del Coronavirus, infatti, sono ancora molto intensi. Ad essi si accompagna un alto grado di incertezza, difficilmente prevedibile.

Ma quali sono i fattori su cui è possibile costruire la propria strategia di wealth preservation?

Acquistare oro fisico: gli elementi da considerare

Esistono alcuni elementi che devono essere considerati. Disporre delle informazioni in modo strategico è infatti una delle chiavi di volta del ragionamento finanziario.

Gli analisti di settore ne hanno individuati diversi.

In primo luogo, il possibile aumento del rapporto tra il debito e il PIL nominale USA è un potenziale fattore di rialzo. Data la configurazione attuale dello scacchiere economico statunitense, è ragionevole pensare che questa deriva sia quanto meno probabile.

Un secondo fattore è dato dalle politiche espansive delle Banche Centrali. L’ingente liquidità con cui il sistema economico è stato dopato negli ultimi mesi, fornisce concrete possibilità ad un ulteriore crescita delle quotazioni del metallo.

Infine, è importante considerare la portata degli accadimenti sociali e politici ai quali il mondo assisterà nel corso dei prossimi mesi. Lo spettro di nuovi lockdown, gli sviluppi relativi alle elezioni americane ed eventi come la marcia su Capitol Hill, sono tutti elementi che sortiscono importanti effetti sul prezzo dell’oro.

L’euforia delle Borse: un reale indicatore di ripresa?

Anche per le Borse, il 2020 è stato l’anno dei grandi record.

Sulla scia di un generale sentiment positivo di investitori e risparmiatori, è possibile aspettarsi che questa impostazione bullish trovi sviluppo anche nei prossimi mesi.

Ma l’andamento positivo delle Borse è un reale indicatore di ripresa? Come evidenziato, ancora una volta, dagli analisti, le Banche Centrali sono scettiche sul percorso di recupero dell’economia. Eppure i listini, sospinti da stimoli più o meno condivisibili, sembrano immuni a queste impostazioni.

Il divario tra economia reale ed economia finanziaria è sempre più intenso. I due emisferi sembrano ormai correnti che appartengono a mondi diversi. Per avvalorare questa dissonanza è sufficiente dare uno sguardo ai dati sul mercato del lavoro USA.

Ma la vera domanda sorge soppesando un secondo aspetto.

Infatti, non è la prima volta che si verifica una situazione di questo tipo. Congiunture analoghe si erano già registrate nel 1928 e nel 2000, entrambe date apripista di un periodo complesso dal punto di vista finanziario.

Che anche il 2020, annus horribilis per definizione, possa collocarsi come avanguardia di un nuovo momento di forte incertezza per i listini?

Difficile stabilirlo a priori. Oggi, l’evidenza inopinabile rimane la necessità di tutelare la propria ricchezza e il proprio potere d’acquisto.

Ecco perché acquistare oro fisico, come forma d’investimento, anche nel 2021, potrebbe essere una strategia per orientarsi con più sicurezza nell’entropia finanziaria.

 

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