QUANTO ORO IN PORTAFOGLIO?

La necessità per molti risparmiatori è quella di cercare di allocare la propria liquidità in soluzioni al riparo da grandi rischi, in particolare dalla perdita del proprio denaro.

I rischi di perdita del proprio risparmio possono essere dovuti a diverse cause.

Una causa che può far perdere implicitamente il proprio denaro deriva dalla perdita di potere d’acquisto dello stesso. Lasciare fermi, immobili e senza rendimenti i propri risparmi per molti anni racchiude un rischio molto alto di vedersi depauperare questo potere d’acquisto.

In periodi di politiche monetarie unconventional, il rischio di vedersi fiammate inflattive nei prossimi anni aumenta giorno dopo giorno.

Il grandissimo stock di debito raggiunto ad oggi, in particolare in seguito alle soluzioni politiche e sociali intraprese per far fronte al COVID-19, potrà diventare un problema difficile da gestire nei prossimi anni? Quali saranno le conseguenze di questa massa di denaro presente sul mercato unitamente ad un debito italiano e globale al record storico?

Le soluzioni per far fronte a grandi indebitamenti sono sempre state un mix di crescenti tassazioni e aumenti dell’inflazione. Un aumento dell’inflazione riduce il valore nominale del debito, una soluzione che non impatta sui cittadini in modo diretto come le tasse, e che per questo molte volte in passato è stata utilizzata per spostare ricchezza dai detentori di risparmio liquido ai grandi indebitati.

In questa situazione, quali alternative ci possono essere sul mercato e per i risparmiatori?

Un articolo apparso questa settimana sul Corriere della Sera firmato dal dott. Paolo Basilico, ha approfondito il ruolo dell’oro fisico come una forma di assicurazione del proprio risparmio più che un investimento. In effetti l’oro fisico deve essere visto prima di tutto come un bene rifugio prima ancora che come investimento. Lo stesso articolo cita una grande frase di G.B. Shaw, “Dovete scegliere se avere fiducia nella naturale stabilità dell’oro o piuttosto nella stabilità e nell’intelligenza dei membri del governo? E, con il dovuto rispetto per questi gentiluomini, io suggerisco, finché il capitalismo vivrà, di votare per l’oro.”

La soluzione di utilizzare oro fisico per assicurare il proprio patrimonio dai cigni neri politici ed economico finanziari è in effetti una scelta per trovare nel metallo giallo quel bene che nei millenni ha protetto tantissime civiltà nel preservare il proprio risparmio da eventi socio-politici. Quanto allocare in oro fisico rispetto al proprio risparmio? L’articolo del Dott. Basilico proponeva almeno un 7% del patrimonio. Come Confinvest F.L. da molti anni suggeriamo di avere almeno un 10% -15% del patrimonio investito nel metallo giallo. Questa  percentuale dipende sempre dal ciclo di vita di ogni persona e dalla propria situazione personale.

Anche in considerazione dei movimenti dell’oro negli ultimi anni, dove per gli investitori in Euro ha raggiunto i massimi storici, va sempre monitorata la propria esposizione in funzione del proprio patrimonio. Un 10% in oro 3 anni fa, potrebbe essere oggi molto di più in percentuale sul proprio patrimonio, considerando l’apprezzamento che si è avuto negli ultimi anni. Questo deve portare tutti gli investitori e risparmiatori a ragionare in modo pragmatico al fine di considerare ogni anno ribilanciamenti in acquisto o in vendita in funzione di quanto l’oro fisico si sia apprezzato o meno.

La gestione con Piani di Accumulo progressivi in acquisto e Piani di vendita progressivi sulle salite repentine e molto ampie, potrebbe essere la strategia vincente per chi, nel corso degli anni, punta a consolidare il proprio risparmio cercando di trovare nell’oro fisico quella assicurazione dai rischi che ogni giorno, in modo evidente o subdolo, come l’inflazione, presentano il conto.

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