Pensieri di fine anno. Quale strategia per il 2020?

Il 2019 è stato un anno con risultati positivi per la maggioranza delle asset class. Sbagliare investimento era un’impresa difficile.

I principali indici azionari hanno registrato performance comprese in un range tra circa il 5% ed il 30%. Lo S&P 500 ha guadagnato circa il 29%. L’indice italiano, il FTSE MIB, ha oltrepassato il 30%. I rendimenti delle obbligazioni hanno continuato a scendere portando ancora guadagni per i detentori delle obbligazioni governative nel corso di questo anno.

I rendimenti dell’oro sono stati per gli investitori in Euro superiori al 22%. La miglior performance degli ultimi 9 anni. La forza dell’oro è stata evidente non solo nei prezzi espressi in Euro, ma anche contro tutte le principali valute globali.

Anche in questi ultimi giorni dell’anno, i prezzi dell’oro stanno mostrando una forza notevole. Dopo una pausa di riflessione iniziata a settembre con una fase laterale di 3 mesi, l’oro ha rotto al rialzo il flag che lo teneva ancorato sui 1.450 dollari l’oncia da diverse settimane. Quello dell’oro si sta rivelando un mercato toro sempre più interessante, nonostante le altre asset class, in primis l’azionario, stiano continuamente segnando nuovi massimi. Questa situazione di mercato deve far riflettere molto i risparmiatori. La forza dell’oro in questa fase può essere predittiva di qualche futuro accadimento sui mercati nel corso del 2020.

Cosa può esserci dietro questa grande forza del metallo giallo? È da segnalare il fatto che il 2019 è stato l’anno della corsa all’oro per le Banche Centrali dell’Est, tra cui Russia e Cina spiccano per l’accumulo di oro fisico effettuato.

Cosa spinge alla crescita i prezzi dell’oro in un contesto di rialzo concertato delle altre asset class?

Il 2019, in particolare durante il secondo semestre, è stato anche l’anno che ha visto riapparire sintomi di stress sul mercato monetario interbancario USA, il cd. repo market.

Come evidenzia il grafico della Federal Reserve di St. Louis, il repo market (assimilabile ai nostri pronti contro termine) verso la fine del 2019 è stato oggetto di un vero e proprio shock, che ha richiesto un intervento massivo da parte della FED pari solo agli interventi effettuati in passato per gestire cigni neri come l’11 settembre o la crisi subprime, che portò al collasso la banca di investimento Lehman Brothers con effetti a valanga sul sistema finanziario.

Questo intervento ha comportato una crescita del bilancio della stessa FED. In 3 mesi il bilancio della FED ha annullato il cd. tapering di 1 anno. Probabilmente gli interventi non sono terminati e nei prossimi mesi sarà possibile continuare ad assistere ad una crescita del bilancio della banca centrale americana.

In questo contesto di continua espansione monetaria, grazie all’intervento della FED, i principali indici azionari non hanno potuto che continuare la loro salita. Sembra, oramai, che tutti gli operatori applichino una strategia di posizioni long al rialzo direttamente correlate con l’espansione del bilancio della banca centrale.

Il grafico del Nasdaq è quasi iperbolico.

Anche l’S&P 500 è sui massimi.

La crescita degli indici in un contesto di stress sul mercato monetario potrebbe, per i più attenti, sembrare un paradosso, ma se letto con le reazioni degli operatori direttamente correlate agli interventi delle banche centrali, può essere spiegato.

In questo contesto di palese stress monetario, ma con gli indici azionari proiettati verso nuovi massimi, quale strategia deve essere pensata per il 2020? Quali alternative possono esistere e co-esistere in un mondo che sembra obbligare tutti gli operatori ad essere permanent bull su tutti gli indici?

La domanda per il 2020 potrebbe essere: come stai proteggendo la tua liquidità?

Forse questa domanda ci porta alla spiegazione del perché l’oro sta segnando i massimi degli ultimi 6 anni e perché il suo trend sembra essere molto forte e sostenuto. Trovare nell’oro l’allocazione intelligente per la liquidità in un contesto di tassi zero e di money market sotto stress, può essere la strategia per il 2020.

Molti hedge fund manager, ma non solo, lo hanno fatto e lo stanno facendo.

Strutturare posizioni strategiche, e non solo tattiche, nel metallo giallo. Con una specificazione molto importante: solo con oro fisico.

Cercare protezione dallo stress del money market affidandosi ad un contratto con un ETF, potrebbe portare ad aumentare il rischio?

Perché le Banche Centrali comprano oro fisico in lingotti e monete d’oro mentre non comprano derivati o ETF con la medesima esposizione?

Perché Basilea III pondera 0 in RWA (le attività ponderate per il rischio) il lingotto d’oro mentre pondera come risk asset gli ETF o i future sul GOLD? Perché sussiste un rischio di controparte nel non possedere il fisico? Se possiedi monete e lingotti, allora hai oro fisico. Diversamente, se possiedi un contratto, allora hai un rischio di controparte. Qual è il motivo di questa configurazione?

Farsi queste domande per costruire la propria strategia nel 2020 è necessario.

Così come è necessario capire che il processo per accumulare ricchezza è fondamentalmente diverso da quello di aggrapparci speculando a ciò che abbiamo già guadagnato in una vita di lavoro.

Non è ereditare una fortuna o vincere alla lotteria il modo per aumentare il proprio benessere. La ricchezza nel lungo termine deriva probabilmente dal non speculare irrazionalmente con i propri risparmi, ma producendo qualcosa di prezioso per qualcun altro e spendendo meno di quanto guadagniamo.

Scegliere di non scommettere irrazionalmente su indici in continua salita per giocarsi i risparmi, e decidere invece di allocarli in asset reali e non inflazionabili, può essere la strategia per il 2020.

Questo è un pensiero dedicato a tutti i nostri clienti e investitori, affezionati ad asset reali e concreti, ma soprattutto senza rischi di controparte.

Buon fine 2019 ed un sincero augurio per un 2020 ai massimi.