THE DAY AFTER…ED IL DOPO VACANZE

L’enorme Moloch del debito pubblico occulta l’impoverimento ma l’effetto è solo posticipato:

la micidiale accelerazione del rapporto debito/pil, cresciuto di oltre il 5% in un solo anno, significa: il galleggiamento dei redditi è solo apparente e si fonda sulla contrazione di nuovo debito; presto verranno applicati nuovi balzelli e tagli dei servizi per placare la fame inestinguibile del Leviatano fiscale (efficace definizione di Francesco Forte – Manuale di Scienza delle Finanze)..

E questo nonostante l’inaudito aumento della pressione fiscale, che ci assegna ormai il triste primato della tassazione più elevata del mondo, le brutali riforme del sistema pensionistico ed i tre cambi di governo in tre anni.

Non c’è alcuna ripresa (Bankitalia ha rivisto le stime di crescita del pil dallo 0,7% allo 0,2%).

Non ci sono idee per il rilancio della politica industriale. Solo ricorso a privatizzazioni che impoveriranno ulteriormente il tessuto industriale.

Un ulteriore inasprimento fiscale che condurrà al crollo dei redditi ed al depauperamento dei risparmi.

Di fronte a simili scenari si tratta dunque di crearsi un rifugio.

Negli anni ’80, in piena guerra fredda, ci si preparava al day after, alle conseguenze di un conflitto nucleare.

Scongiurato ….(per ora, speriamo) questo scenario catastrofico, rimane tuttavia il flagello dei prelievi forzosi, addizionali, patrimoniali, una-tantum: una guerra finanziaria e fiscale scatenata contro i risparmiatori ed i produttori e dalla quale proteggersi.

La Società moderna è dominata dalla paura: paura della crisi, dell’emergenza, delle tasse, dello spread e del default.

In ultima analisi, è la paura della morte del sistema finanziario, che ha raggiunto livelli di leva mai sperimentati prima nella storia (si stima che i derivati finanziari ammontino a 60, forse 8o volte il PIL mondiale).

Un sistema finanziario che trascini con sè la nostra ricchezza fittizia : ‘senza stato in parsimonia e produttività delle imprese, i 9.500 miliardi di Euro di ricchezza lorda familiare in Italia sono prestidigitazione’ (Alvi, la Confederazione Italiana).

L’oro fisico riveste da sempre il ruolo di moneta naturale per le sue caratteristiche intrinseche.

……Trasportabilità e facile riconoscibilità

……Inalterabilità nel tempo

……Rarità in senso economico

…..Monetizzazione immediata

Tali caratteristiche ne fanno un valido contrappeso all’esplosione della ‘probabile ‘ bolla finanziaria ed alla conseguente svalutazione delle attività finanziarie

Sempre oro fisico: Sempre consigli da Confinvest per garantire parte dei propri risparmi.

CI HANNO SENTITO !

Nei nostri ultimi reports abbiamo sottolineato più volte molte anomalie delle Banche che fissano le quotazioni dei metalli preziosi.

Per l’argento il vecchio procedimento del fixing terminerà nel corrente mese, a breve anche per il platino e palladio.

Per l’oro la riforma dovrebbe realizzarsi entro la fine del 2014, dopo il debutto della versione elettronica per l’argento, gestita dal Cme Group insieme a Thomson Reuters.

CHE DIRE?

Augurando di nuovo buone vacanze, consigliamo, sempre sotto l’ombrellone (….speriamolo aperto), una concreta e necessaria valutazione su un investimento in oro fisico.