TANTA RICHIESTA AD EST e QUOTAZIONI MANIPOLATE (….al ribasso!)

Continuano le pubblicazioni mensili da parte dell’agenzia delle dogane Svizzere per quanto riguarda l’esportazione di oro verso tutti i Paesi del mondo.

I dati appena pubblicati mostrano il proseguimento del trend, sempre più grande ed impetuoso di spostamento del metallo prezioso da ovest verso est.

Nei primi tre mesi gli export dalla Svizzera verso la Cina (anche tramite Hong Kong), Singapore e l’India hanno raggiunto un volume superiore alle 410 Tonnellate.

Qualora questo trend continuasse, in un anno le esportazioni dell’oro dalla Svizzera verso questi paesi dell’asia supererebbe le 1.600 Tonnellate.

Questi sono chiari segnali di come stiano avvenendo spostamenti nelle bilance internazionali, di come ci siano attori (….i manipolatori!) nel mondo che stanno approfittando degli attuali prezzi bassi del metallo prezioso.

Qualcuno si chiederà perché sosteniamo che i prezzi siano bassi.

Bassi relativamente a cosa?

Ricordiamo il nostro precedente report che indicava l’asset oro fisico non come un mero strumento finanziario, ma come una moneta alternativa alla carta di stato (euro, dollari, etc).

Con tutta la carta che dal 2007, anno dello scoppio della grande crisi finanziaria, è stata stampata, il prezzo dell’oro è oggi ai livelli del 2009.

Questo significa che il suo prezzo espresso in dollari non incorpora tutto l’aumento esponenziale di carta al quale stiamo assistendo.

Dal 2009 ad oggi in tutto il mondo è stato stampato denaro di carta per diversi trilioni (numero con 12 zeri).

Questo massivo aumento di carta avrebbe dovuto riflettere un aumento del prezzo dell’oro, in quanto la quantità del metallo prezioso nel mondo è pressoché restata invariata.

La produzione annua è irrilevante rispetto ai miliardi di carta stampata mensilmente dalle principali banche centrali.

Qualora sia valida l’assunzione che l’oro è denaro, come per millenni è stato, il suo prezzo, in dollari ed euro, dovrebbe essere direttamente proporzionale alla quantità di questi ultimi.

Dal 2009 non è così, ed è per questo che noi oggi riteniamo che il prezzo sia basso e prevediamo pertanto che le probabilità di salita saranno maggiori a quella di una discesa .

Staremo a vedere.

Noi ripetiamo sempre quanto consigliato nell’ultimo nostro report:

‘…comperare quando è basso e vendere quanto è alto’.