SPERA PER IL MEGLIO, MA…PREPARATI AL PEGGIO

“Noè quando ha costruito l’arca? Prima del diluvio, prima del diluvio.” (Spy Game, 2001)

L’ortodossia economica contemporanea prevede, in base alle teorie dei cicli economici, che ad una fase di crisi ne segua sempre una di ripresa. La crisi del 2008, iniziata come disordine finanziario a seguito del crollo dei mutui subprime, è stata interpretata allo stesso modo come una fase ciclica, in vista di una, più volte annunciata, ripresa.

Vi è tuttavia la sgradevole sensazione che qualcosa si sia guastato, che stavolta sia diverso, a causa soprattutto di squilibri di dimensioni inedite nella storia, squilibri di natura finanziaria, che non accennano ad attenuarsi e sono invece in aumento.

Si potrebbe trattare, dunque, di una crisi che precede il collasso (collasso prima finanziario, poi commerciale, politico, sociale e infine culturale, secondo i cinque stadi del collasso dell’analista russo-americano Dimitry Orlov).

Alle cause economiche se ne aggiungono (o se ne potranno aggiungere) altre, in un mix che minaccia di rendere irreversibile la crisi stessa e inevitabile il collasso: sovrappopolazione, terrorismo, esaurimento delle risorse naturali, catastrofi naturali e artificiali, pandemie (Piero San Giorgio, Sopravvivere al collasso economico, Morphema Editrice).

Gli autori di testi di prepping e di survivalismo, discipline che si occupano della preparazione a scenari catastrofici, sono concordi nell’includere l’oro fisico nella lista di beni da “mettere nello zaino” in vista del collasso.

Ecco qualche consiglio per costituire un patrimonio “sano” in previsione di un periodo di crisi: … investite le vostre liquidità e il vostro patrimonio in oro fisico” (Piero San Giorgio).

“Cambiare un po’ di denaro in oro non è un’idea peregrina (le truppe speciali dei SAS inglesi hanno una dotazione di ghinee d’oro nascosta nella cinta” (Enzo Maolucci, Alberto Salza, Prepping, Hoepli).

Perché oro fisico? Perché può accadere, e a quanto pare è accaduto poche settimane fa, che gli operatori istituzionali sospendano unilateralmente la consegna fisica di metallo anche per contratti futures dove la consegna sarebbe prevista dai regolamenti (www.zerohedge.com, Deutsche Bank Refuses Delivery Of Physical Gold Upon Demand, del 01 settembre 2016).

Se la notizia fosse confermata, sarebbe l’ennesimo segnale di scollamento tra l’andamento delle quotazioni sui mercati futures e il mercato sottostante dell’oro fisico.

E i diamanti? “I diamanti sono sconsigliati perché non facilmente valutabili e difficilmente spendibili nell’immediato” (Maolucci, Salza).

Il valore delle cose nasce dall’uso o dallo scambio: dai diamanti, come dice la canzone, non nasce niente; se non sono nemmeno facilmente scambiabili, meglio continuare ad ammirarli nelle vetrine e lasciare “spazio nello zaino” per cose più utili o più negoziabili.

Siamo stati coinvolti in questi ultimi mesi da alcune polemiche emerse sulla stampa economica a riguardo gli “investimenti” in diamanti.

Una troupe di REPORT – Rai 3, con il giornalista Emanuele Bellano, ci ha intervistato (presumiamo prossima trasmissione di Report) nei nostri uffici di Via del Bollo in Milano.

Esposizione della nostra attività nell’oro fisico, ripresa di lingotti e monete, ma abbiamo cercato di non entrare in polemiche nel settore dei diamanti (…. perversi fuori onda permettendo!).

Nuovamente però un articolo del giornalista Nicola Borzi del Sole24ORE nell’inserto Plus, ha scatenato da parte dei nostri investitori e risparmiatori molte richieste di delucidazioni.

Ci dobbiamo ripetere.

Confinvest svolge attività nel settore degli investimenti in oro fisico ormai da 33 anni. Un’attività sicuramente da leader e responsabili dal 1996 delle quotazioni di settore pubblicate giornalmente da quasi tutti i quotidiani.

Che dire?

Le convenzioni per la vendita dei diamanti per le Banche alla loro clientela sono molto redditizie; si parla di provvigioni molto alte (alcune volte superiori al 15% ?), inoltre –vedesi quanto ha scritto Borzi – grosse difficoltà in caso di realizzo e penalità con commissioni del 16% in caso di rivendita entro un anno e fino al 7% dopo il settimo anno; valori ai quali si applica l’IVA..

Borzi, continua: “ l’investimento non viene considerato finanziario, ma un investimento qualsiasi e dunque non sottoposto a regole di controllo da parte di Consob e Banca d’Italia”.

Il Sole 24 ORE ne aveva già scritto sul tema il 22 e 29 novembre del 2014.

Possiamo raffrontare i diamanti con l’oro fisico (monete e lingotti)?

Per prima cosa le “eventuali” commissioni bancarie sono notevolmente più basse, non si pagano commissioni e la monetizzazione (vendita) si può fare senza termini o limiti temporali e senza penali.

Tutto trasparente.

Molta concretezza e certezze assolute. Una soluzione d’investimento adatta a tutte le esigenze; le condizioni finanziarie sono da tempo cambiate.

Ormai impossibile ottenere lucro con strumenti finanziari certi e senza rischi. L’oro fisico è invece uno strumento sia per piccoli che grandi investitori in grado di soddisfare un requisito assoluto, ovvero un valore concreto a difesa del potere d’acquisto e la massima sicurezza del capitale investito.

Consigli?

Sempre gli stessi: una diversificazione nei propri asset, con un buon 20% del mobiliare posseduto in oro fisico. Monete e lingotti, favorendo comunque le Sterline-oro Elisabetta II per una maggiore facilità in caso di futura monetizzazione.

Inoltre prendere in considerazione l’iniziativa “La pensione d’oro di Confinvest”, ovvero un piano di accumulo per migliorare il “deludente” futuro introito pensionistico.

Confinvest offre alla clientela la massima flessibilità e il miglior servizio; sempre a disposizione, personalmente, telefonicamente ed ovviamente on-line.

Il sito Confinvest viene aggiornato quotidianamente ed in tempo reale, permettendo di seguire e verificare l’andamento degli investimenti.

L’Ufficio Stampa tiene costantemente rapporti con i media.

Ovviamente Confinvest svolge attività d’intermediazione (acquisti), attraverso rapporti diretti o con convenzioni bancarie (anche Private Banking), con un servizio capillare su tutto il territorio nazionale, con stime e consulenze (anche fiscali) assolutamente gratuite.

Nell’intermediazione pagamenti immediati e senza alcuna commissione.

Noi di Confinvest prevediamo il peggio? Per ora no, ma comunque cerchiamo di offrire… il meglio.

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