ORO, LA CINA , le contraddizioni e la ciambella

A seguito di un  redazionale di Sissi Bellomo (giornalista del Sole 24ORE-  redazione materie prime)), che ci vede d’accordo (vedesi i nostri precedenti reports), riprendiamo l’argomento, ribadendo il nostro pensiero  e prevedendo i  prossimi scenari nel settore dell’oro (…fisico).

Alcuni fattori che emergono danno l’idea della grande manipolazione in atto.

Com’è possibile che la Cina importi quantità enormi di oro fisico – 1400 tonnellate- pari a circa 70 miliardi di dollari di valore nominale, domanda che in condizioni normali spedirebbe il prezzo d’equilibrio verso l’alto – senza che il prezzo salga ma che anzi, addirittura, scenda?

La risposta è semplice: il mercato di carta dell’oro.

In altre parole non è questione da discutere, visto che si parla di fatti, che l’anno in cui i Funding Deals cinesi su oro fisico hanno raggiunto il massimo di sempre, il prezzo dell’oro è crollato.

E questo è avvenuto non certo per via della crescita della domanda cinese e globale del metallo fisico….. semmai per via delle posizioni di hedging cinesi.L la Cina che vende “oro di carta” – nel mercato dei futures.

E qui vediamo esattamente il potere del mercato di carta.

Non è solo la Cina a vendere specificatamente per tenere basso il prezzo dell’oro fisico (che comprava a mani basse che fosse stabile o meglio ancora quando scendeva), ma anche la manipolazione delle banche centrali e commerciali, cosa che da “teoria della cospirazione” è ormai diventato un fatto risaputo ed ammesso da massimi vertici di Stato.. per non parlare poi delle ammissioni e indagini delle autorità di regolamentazione stesse.

Ed ecco la risposta alla seconda domanda. Ora sappiamo che, fra tutte le entità sospettate di vendere ‘oro di carta’ (visto che chiunque può creare e crea posizioni ribassiste scoperte dal nulla [naked short positions, vendere una cosa che non hai e far cadere il prezzo]), non è stata altro che la Cina ad essere il maggior responsabile del crollo dei prezzi nel 2013, anno in cui il paese, e i suoi cittadini miliardari, hanno comprato anche una quantità record di oro fisico per uso personale: Basta controlliare i flussi di oro privato nei caveau appena costruiti a Shanghai.

In conclusione se la Cina dovesse scaricare il suo metallo fisico a qualche compratore terzo e coprisse le sue posizioni di hedge nel mercato dei futures (stavolta sarebbero posizioni di acquisto nel mercato della carta), la cosa potrebbe non solo superare la vendita del metallo fisico, ma spedire i prezzi dell’oro di nuovo ai livelli visti a fine 2012, quando i CCFD su oro hanno preso piede sul serio.

In altre parole, da un punto di vista puramente meccanicistico, il rilassamento del sistema bancario ombra cinese, anche se negativo per tutte le commodities diverse dai metalli preziosi, potrebbe essere il regalo che tutti i pazienti investitori in oro stanno aspettando.

Questo, ovviamente, escludendo l’impatto che l’esplosione della bolla del credito cinese avrebbe sulla fede nello status quo globalizzato e fondato sui debiti.

Se si aggiunge questo al quadretto e nella domanda futura di oro le cose si fanno eccitanti per proiettare i prezzi all’ insù.

il Wgc prevede che nel 2014  la domanda Cinese di oro fisico, si stabilizzerà sui livelli del 2013. per poi aumentare di 350 tn. annue nel  2017.

In un mare finanziario molto agitato, dove i natanti (i risparmiatori) potrebbero affogare, riteniamo necessario almeno avere a portata di mano una ‘ciambella’ di riserva, ovvero un banale salvagente.

Cosa intendiamo finanziariamente  per   salvagente?

Cercare, almeno,  di stare a galla  garantendo parte dei propri risparmi con  una buona percentuale di oro fisico.

ORO FISICO = Confinvest FL

per condivisioni, suggerimenti o…disaccordi

Roberto Binetti cell.3387536505