L’ACQUA SI RITIRA….arriva lo tsunami?

In queste ultime settimane il prezzo dell’oro si sta muovendo in un range tra i 1.250 ed i 1.300 Dollari.

Tale dinamica dei prezzi sta riflettendo un assopimento del mercato che non sembra mosso da forti acquirenti o venditori, almeno sulla carta.

Come ormai diciamo da molti mesi, il mercato della carta (futures), che fa il prezzo, non rispecchia l’ingente domanda di oro fisico.

Ma oggi non intendiamo affrontare  nuovamente il tema.

Perché i prezzi sono così assopiti? Non ci sono news? Non c’è niente di nuovo nell’aria?

Non sembrerebbe così, è notizia  che l’Argentina sia stata nuovamente declassata dalle agenzie di rating agli inferi, ormai perdente anche sul fronte internazionale e condannata dalle cause indette dagli hedge fund.

Inoltre in queste settimane è sempre più evidente l’indirizzo della Banca Centrale Europea, che si è di fatto dichiarata pronta ad iniziare un Quantitative Easing Europeo.

Acquisto di bond di vario tipo per sostenere i corsi azionari e tenere i tassi ai minimi storici

Inoltre è iniziata l’era dei tassi negativi per i depositi presso la Banca Centrale.

Tutto questo sta avvenendo in un mercato che ormai, noi di Confinvest e da tempo, dichiariamo esplicitamente essere drogato dagli interventi delle Banche Centrali.

Le azioni sono ai massimi, i bond sono ai massimi di prezzo…. ed ai minini di rendimenti.

La percezione al rischio degli investitori è ormai ridotta a zero, tutti si stanno strappando di mano carta, titoli rischiosi per racimolare pochissimi basis point di rendimento.

La corsa ai rendimenti insulsi su titoli ad alto rischio (HIGH YELD) è ormai avviata.

C’è una sensazione strana in giro, volatilità bassissima sui mercati, oro che ristagna, prezzi delle commodities che hanno spunti al rialzo ma che improvvisamente si placano, borse ai massimi, investitori che non sanno dove allocare la liquidità.

Tutti davanti al rullo compressore a raccogliere sassolini, raccogliendo rendimenti bassissimi (…sassolini) a fronte del rischio di essere schiacciati.

La liquidità, presenza di acquirenti e venditori sui book dei bond, è ai minimi; tutti stanno passando sui mercati derivati, questo è conseguenza delle politiche monetarie, veri e propri esperimenti, delle Banche Centrali.

Comprano bond, spingono le banche e le assicurazioni a cassettare altri bond, spingono gli investitori a cercare maggior rischio con rendimenti  quasi nulli.

Questo è un brutto sintomo di una malattia.

La malattia della overdose di liquidità che ha inondato, come da tempo diciamo, i mercati azionari ed obbligazionari.

Quando gli investitori dovranno vendere questi bond carta straccia, e verrà il giorno, cosa succederà?

Tutti insieme a venderli, nei book vuoti, con crollo drammatico dei prezzi. Investitori e risparmiatori che saranno nel panico….una fotografia del futuro?

Per non mettersi davanti al rullo, per non stare a giocare sulla spiaggia mentre l’acqua si sta ritirando e……. l’onda dello tsunami sta arrivando, noi consigliamo ai nostri clienti di allocare una parte del loro patrimonio nell’asset che permetterà di astrarsi dallo tsunami finanziario provocato dalle folli politiche monetarie: l’oro fisico.

Una attenta allocazione e diversificazione in questo asset (il vero risk free nel mondo) non richiede fiducia in nessuno, non espone agli tsunami finanziari, anzi protegge il risparmio di una vita.

Percepire  questo,  in periodi con le borse ai massimi, è fondamentale per capire come  gli alti valori azionari attuali  sono possibili.

I giochi di prestigio delle Banche Centrali, che contengono il seme delle future crisi, sono amplificate da queste politiche.

Un nostro consiglio?….sempre lo stesso!

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