It’s just an illusion, ovvero…E’ solo un’illusione

Recita un proverbio fiammingo: “chi dà ascolto alle illusioni perde il proprio denaro e si fa schernire dai fanciulli”.

Il proverbio trova rappresentazione in un quadro attribuito a Bosch nel quale un incauto spettatore, ammaliato da un prestigiatore impegnato nel gioco delle tre scatolette, viene derubato dal complice di quest’ultimo.

Illusione è, ad esempio, la convinzione di pagarsi la pensione grazie agli accantonamenti contributivi; l’illusione è già nelle parole: non viene materialmente stoccato in container né mais né riso da consumare raggiunta l’età della pensione, e non vengono conservati abiti in magazzini, né stivato combustibile da riscaldamento in serbatoi. I contributi sono, semplicemente, utilizzati per l’acquisto di attività finanziarie e diventano quindi un credito. Ora, ogni credito, per sua natura, è esigibile se il debitore è solvibile ed il sistema produttivo efficiente; in caso contrario il credito diventa inesigibile e l’attività finanziaria che lo rappresenta si volatilizza. In un sistema in rapido deterioramento, quale l’attuale sistema economico, le probabilità di vedere restituiti i propri crediti si abbassano notevolmente.

Ma non è finita qui: la recente normativa sul bail-in, ancora lacunosa e piena di punti oscuri, non soltanto addossa ai risparmiatori i rischi di cattiva gestione, ma anche i fondi pensione potrebbero essere a rischio a causa dello stesso bail-in, almeno per la parte di liquidità che i fondi detengono presso banche depositarie. E questo vale, ovviamente, anche per i cosiddetti fondi “garantiti”: garantito è solo il rendimento minimo, non il capitale (dunque anche il rendimento è a rischio). Le garanzie sono, nella migliore delle ipotesi, credenze.

Come recitava il refrain della celebre canzone:” it’s just an illusion” degli “Imagination” nel 1982.

Che fare? Nella pianificazione del proprio futuro, con un orizzonte da medio a lungo periodo, non si può prescindere dall’aspetto previdenziale e quindi anche dagli obiettivi pensionistici.

Oggi senza più il sistema retributivo, la pensione dipende da quanto viene versato nella vita lavorativa. Necessita cambiare mentalità e capire che una previdenza complementare è oggi più importante che mai.

Confinvest sta elaborando (siamo quasi in dirittura d’arrivo), un forma previdenziale denominata “PENSIONE D’ORO”. Un piano d’accumulo, senza vincoli, essenzialmente volontaria, che permetterà alla scadenza ottimale di avere una riserva di oro fisico, al riparo da svalutazioni o perdite di potere d’acquisto.

Ormai pensioni sempre più lontane, meno generose e pertanto la necessità di una copertura ulteriore e certa. La “PENSIONE D’ORO” , un vero pilastro previdenziale con caratteristiche che la rendono monetizzabile in tutti i paesi dell’Unione Europea.

Oro, sempre oro – ma Confinvest, sempre Confinvest.

Ma oltre alla PENSIONE D’ORO ed a varie forme d’investimento in oro fisico, che da oltre 32 anni gestiamo e consigliamo ai risparmiatori, in questo nostro report intendiamo anticipare le probabili prossime mosse della Banca Centrale Cinese a sostegno del proprio Yuan.

Un annuncio shock da Shanghai, nel prossimo mese di Aprile un Gold standard basato sullo Yuan.

La Cina in questi ultimi anni, anche favorita dalle quotazioni molto basse, ha accumulato una notevole quantità di oro fisico ed in alleanza con la Banca Centrale Russa contesta la manipolazioni delle quotazioni dell’oro (fixing).

E’ intenzionata a creare una piattaforma di trading internazionale di oro, più trasparente ed in linea con le leggi di mercato. Innumerevoli sono state anche in tal senso le rimostranze e critiche di Confinvest sull’illogicità delle quotazioni in tempi cosi difficili sotto l’aspetto finanziario (vedesi i precedenti nostri report).

Questa manovra, veramente epocale, dovrebbe concretizzarsi il prossimo 19 Aprile. Già le regole (fonte FastMarkets) di negoziazione sono state inviate alle banche che saranno coinvolte nella fissazione di Shanghai.

Coinvolte Banche cinesi e di altri paesi ed il nuovo punto di riferimento sarà gestito attraverso il Shanghai Gold Exchange. Forse il più grande scambio di oro fisico del mondo? Vedremo.

Da tempo Confinvest consiglia i risparmiatori ed investitori d’inserire nei propri asset un buon 15/20% di oro fisico. Oro fisico per una maggiore tranquillità, in un periodo finanziario molto “delicato”.

Le turbolenze in tutte le Borse mondiali, con vistosi cali di quotazioni, hanno rilanciato la corsa all’oro, in netta risalita dopo 3 anni di quotazioni stabili. Banche Centrali ed ETF (Exchange trader fund) e gioielleria, hanno avuto un ruolo rilevante a questa tendenza. Qualora le crisi economiche e finanziarie dovessero trovare nuove conferme, non si esclude certo un rialzo delle quotazioni a livelli impensabili.

La geopolica nel 2016 sarà determinante con le crisi aperte in Medio Oriente, in Russia (ancora Ucraina), in Africa e con problematiche che potrebbero coinvolgere l’Euro con il disarmonico rispetto delle norme varate a Schengen.

Fino ad ora i mercati finanziari hanno reagito in maniera moderata alle tensioni, ma non è detto che debba essere sempre così, soprattutto se le turbolenze arrivassero a colpire economie importanti o a creare sistemi difensivi, ovvero forme di protezionismo: l’economia finanziaria non è separabile dalla geopolitica.

“E ’solo un’illusione” o veramente ci troviamo di fronte a scenari che potrebbero risultare paragonabili alla crisi del 29?

Quando si valuta un investimento necessita tenere conto della possibilità di rientrare con immediatezza in possesso del proprio denaro.

Il patrimonio delle famiglie italiane è detenuto in grande quantità in cash , ovvero in banconote, conti correnti e depositi bancari. E’ denaro sempre garantito?

Con l’oro fisico non si può sbagliare. Lingotti e monete (in particolar modo le Sterline Elisabetta II di 1° qualità) sono adatti a forme sicure d’investimento.

La Cina ha acquistato nello scorso mese di dicembre 128 tn di oro , l’India nel 2015 ne ha importate 1000 tn, i risparmiatori americani hanno raddoppiato gli acquisti di oro.

Da tener presente che la domanda complessiva solo di Cina ed India è superiore al 70% della produzione mondiale.

 

Forse sarebbe opportuno seguire i consigli di Confinvest.

“E’ solo un’illusione”. Sicuramente con l’oro fisico no!