ALCHIMISTI, la BCE e …la FIDUCIA

Ne avevamo già scritto.

L’alchimia, antico sistema filosofico diffuso dalla Cina all’India, dall’Egitto all’Europa medioevale, godette fino al XVIII secolo di grande prestigio. Tra i suoi obiettivi vi era la trasmutazione dei metalli, ossia, ad esempio, la trasformazione in oro di metalli meno nobili.

L’alchimia, il cui declino iniziò con la nascita della chimica moderna, venne rivalutata da Jung, che ne mise in luce il significato intrinseco di ricerca spirituale.

In questo senso la trasmutazione dei metalli in oro applicata ad un sistema monetario sottende all’instaurazione di un legame simbolico tra la moneta (che è simbolo) e qualcosa di stabile, raro e riconoscibile, qual è, ad esempio, l’oro.

In contrasto il tentativo di fondare i sistemi monetari su mere scritture contabili avvicina le banche centrali ad apprendisti stregoni, molto più che ad alchimisti, e non si dimentichi, per inciso, che l’opera che ha ispirato “L’apprendista stregone” di Goethe è “L’autore del falso” (ossia il falsario) di Luciano di Samosata.

Una verosimile e documentata ricerca di Paul Craig Roberts e Dave Kranzler (“American Financial Markets Have No Relationship To Reality”) analizza le manipolazioni del prezzo dell’oro tese a deprimere il corso del metallo attraverso la creazione e la successiva distruzione di moneta dal nulla: in sostanza attraverso la disconnessione tra realtà fisica e mondo virtuale dei futures, “un mondo fuori dal tempo”.

Come novelli apprendisti stregoni non è detto che le banche centrali siano in grado di arrestare la moltiplicazione di denaro dal nulla, con conseguenze irreparabili per la collettività.

In questi giorni Yves Mersch (comitato esecutivo) ha affermato che la Banca Centrale Europea potrebbe “teoricamente” acquistare oro, oltre che titoli di Stato, Etf ed azioni.

Ha comunque precisato che l’Istituto intende ancora prendere tempo in attesa dei risultati degli effetti del programma di acquisto dei titoli cartolarizzati asset backed securities e di coverei bond già lanciato.

Con tutto il rispetto a Mersch ci sembra una bufala!

Riteniamo che la BCE non abbia alcun interesse a questa iniziativa in quanto porterebbe le quotazioni dell’oro a salire, sia in Dollari che in Euro.

Questa mossa non sarebbe in linea con le loro politiche di liberare credito, salvare gli Stati e le Banche, facendo salire di valore i titoli oggetto degli acquisti (titoli di Stato, ABS cioè prestiti cartolarizzati).

Ovviamente ,…purtroppo, si possono comperare tutto, la Banca Centrale Giapponese si compera anche le azioni!

Un depistaggio da parte di Mersch?

Equilibrismi, esperimenti economici e noi….cavie!

Consideriamo le attuali troppo basse quotazioni dell’oro. L’avvicinarsi del prossimo referendum in Svizzera e la scellerata politica monetaria Giapponese avrebbero dovuto portare ad un aumento delle quotazioni.

Questo non è accaduto perchè le grosse e manipolatrici mani hanno spedito agli inferi il prezzo con la vendita di oro cartaceo (future) con volumi mostruosi.

Stanno dando segnali sbagliati al mercato, improvvisando distorte e perdenti politiche monetarie.

Non importa la produzione annua, non importano le politiche folli delle Banche Centrali che puntano a svalutare il denaro di carta stampandone miliardi ogni giorno.

Disegni e manovre solo a vantaggio delle speculazioni dei poteri forti. Sono comunque maldestri tentativi di risanare economie ormai moribonde.

L’oro nella veste di denaro (come garanzia) non permetterebbe queste follie, non generebbe tali scompensi e non servirebbe a sostegno di fede della moneta di carta, che sta ormai mostrando i suoi limiti. Un sistema allo sbando, ormai madre dell’attuale crisi.

Ecco perchè le strutture bancarie non vedono con simpatia l’utilizzo dell’oro fisico come forma di investimento.

Gli Stati sono pieni di debiti e con la stampa di banconote (……carta) s’illudono di far partire l’economia. Sempre meno oro, sempre più carta.

L’oro è una primaria forma di protezione ed assicurazione contro l’inflazione, contro le attuali grosse problematiche finanziarie che giocano sempre ‘ Al Monopoli.’

E se questo attuale perverso sistema finanziario non reggesse?

Un collega ha riportato un detto latino: ‘Vulgus decipi vult’, ovvero la gente vuole essere ingannata. Lo diceva già Orazio 2000 anni fa. Condividiamo.

Da tempo, da oltre 32 anni, noi di Confinvest promuoviamo forme d’investimento in oro fisico (monete e lingotti), consigliando i risparmiatori di collocarne nei propri asset almeno un 10% del mobiliare posseduto (….sperando che basti!).

Smettiamola di avere fiducia nella carta!

C’è un cartello dei poteri forti, ovvero una manipolazione delle quotazioni dell’oro al ribasso? Sicuramente si e noi lo ripetiamo da tempo.

Comunque, in questo periodo, un nostro elementare consiglio: ….comperare quando è basso e vendere quando sarà alto.

Perchè a breve sarà sicuramente alto . Attendiamo con fiducia il prossimo referendum Svizzero. Lo slogan dei proponenti è ‘salvate l’oro della Svizzera’.

Notizie dalla Russia: la Banca Centrale ha deciso d’incrementare le riserve di oro per contrastare l’eccessiva debolezza del Rublo causata dalle sanzioni applicate a causa della confusa situazione in Ucraina.

Nel corso del corrente anno la Russia ne ha acquistato ben 150 tn., triplicando le riserve rispetto al 2005.

La Banca Centrale Russa più oculata di altre? Putin meglio della Janet Yellen e di Draghi?

Cosa potrebbe succedere a breve?

In caso di peggioramenti delle crisi geopolitiche, gli investitori entrerebbero nel panico , venderebbero gli asset più rischiosi e tornerebbero a puntare sull’oro fisico, l’unico vero bene rifugio.

 

Sempre lo stesso consiglio: …comperare quando è basso e……….!

Monete d’oro (meglio la Sterlina Elisabetta II) e lingotti, per forme d’investimento in oro fisico.

Da Confinvest una consulenza a 360 gradi (fiscali, problematiche ereditarie, stime e gestioni).